In contesto di acquisto casa, abbiamo visto come posizione e luminosità siano le caratteristiche maggiormente ricercate da chi è in procinto di fare questo importante investimento.
A sua volta, la luminosità è collegata anche ad una collocazione maggiormente sopraelevata: abitare ai piani alti, infatti, significa poter beneficiare di più luce, spesso di panorami mozzafiato, di dimenticare alte percentuali di smog in accumulo grazie alla maggiore ventilazione e, contemporaneamente, di poter vivere in maniera più discreta, lontano dagli sguardi e dal chiacchiericcio fastidioso che possono arrivare dalla strada o da balconi e finestroni con affaccio nei propri pressi.
Tutti questi vantaggi, però, hanno un prezzo. Infatti, gli appartamenti ubicati più in alto costano circa il 23% in più e non sono certo quelli consigliati a chi deve rientrare per forza di cose in un budget ristretto; in quel caso, meglio orientarsi su un primo piano e risparmiare anche fino al 10%!
I dati regione per regione
La cosa si fa ancora più interessante in Lazio e Lombardia: qui la maggiorazione può addirittura arrivare al 35% nel primo caso e al 28% nel secondo, mentre andando verso Sud i numeri scendono, trovando un 20% per la Puglia, un 19% per la Campania e un 18% per l’Abruzzo, anche se si tratta di una cifra stranamente condivisa con il Friuli-Venezia Giulia.
Ma se, entrando nello specifico delle capitali, a Milano ci si può aspettare anche un 22% di rincaro, per Roma e Firenze si scende al 20%, con differenze più esigue e contemplabili a Palermo (+13%), Torino (+11%), Bologna (+8%) e nel trio Napoli-Venezia-Genova, dove in generale non si supera il 6%. Il motivo?
In alcune di queste città, piano alto è sinonimo di abitazioni popolari, poiché spesso si tratta di dimore ubicate in palazzi piuttosto recenti e costruiti in quartieri modesti; ecco perché, per aspettarsi dei prezzi molto maggiorati e più sostanziosi, ci si deve spostare nelle zone più centrali e storiche di queste metropoli.
