Casa: fitto o acquisto? Quale conviene e perché

Fittare o acquistare?
Questo è il dilemma.

 

In effetti, soprattutto in tempi particolari come quelli che stiamo vivendo, una domanda come questa si carica ancora più di significato.

Una volta in procinto di cambiare abitazione, cosa conviene davvero prendere in considerazione? Com’è facile immaginare, molto dipende dai particolari contesti e dalle proprie specifiche esigenze.

Cerchiamo di fare insieme il punto della situazione per aiutarvi a prendere la decisione migliore.

 

Comprare casa: pro e contro

Comprare casa è sicuramente un passo molto importante: significa cementare la relazione che la propria famiglia avrà, da lì ai prossimi anni, con il luogo che ha scelto come rifugio.

Non è, quindi, qualcosa da fare a cuore leggero: oltretutto, è un’operazione che smuove moltissimo denaro e altrettanta burocrazia.

I vantaggi, però, sono tantissimi: l’abitazione acquista un valore emotivo, di affermazione individuale e sociale; inoltre, c’è maggiore libertà di progettare eventuali lavori di ristrutturazione o di revisione degli interni e degli esterni e ci appropria di un tassello importante dell’eredità da lasciare ai propri figli. Il tutto, senza l’incombenza del padrone di casa a cui versare ogni mese la quota per l’affitto per non rischiare lo sfratto.

Questo si traduce in spese mensili più basse e in un possibile aumento del valore – che può facilmente diventare realtà approfittando di ristrutturazioni green volte al risparmio energetico – e, di conseguenza, in un vero e proprio investimento sulla propria vita.

Ma ci sono anche dei contro da vagliare.

Ad esempio, il rischio di svalutazione, come anche la fase iniziale dell’acquisto che prevede dei costi molto alti da sostenere; costi che potrebbero “paralizzare” l’economia familiare per un po’, non lasciando in condizioni di poter affrontare, in contemporanea, altre spese importanti. Come non citare, poi, le spese condominiali straordinarie che, nel caso dell’appartamento di proprietà, diventano obbligatorie.

Infine, vale la pena constatare se la propria situazione economica consenta alla banca di riferimento l’accensione del mutuo.

 

Affittare casa: pro e contro

All’opposto di questo scenario c’è quello dell’affitto.

In questo caso, i costi iniziali sono decisamente più bassi (in genere si tratta di 3 mensilità, 2 di caparra e 1 per il mese corrente), c’è più libertà di movimento (è possibile chiedere quando si vuole, con l’anticipo dovuto, la scissione del contratto per spostarsi in un nuovo immobile) e non ci sono lavori condominiali straordinari o altre spese importanti da sostenere poiché restano a carico del proprietario.

Per contro, però, bisogna sempre ricordare che una residenza in affitto non rappresenta una totale garanzia: alla scadenza del contratto potrebbe venirci richiesto di andare via, per esigenze del padrone di casa, e non c’è libertà assoluta per eseguire lavori e cambiamenti che potrebbero “disegnare” meglio l’abitazione intorno alle nostre esigenze.

Il tutto, con spese mensili più alte (perché comprendenti la quota di affitto) persino, molto spesso, rispetto a chi paga la rata del mutuo.

 

Va da sé che conviene comprare casa soltanto se:

  • ci si vuole stabilire in un luogo ben preciso;
  • si ha una buona liquidità a disposizione;
  • si vogliono personalizzare al massimo i propri spazi.

Conviene affittare casa, invece, se:

  • si ha una disponibilità economica ristretta;
  • si pensa al breve termine;
  • si vuole mantenere una certa libertà di movimento nel lungo periodo.

 

E voi, avete già operato la vostra scelta?

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