Emergenza Coronavirus, fase 2: riaprono le agenzie immobiliari

Buone notizie per le agenzie immobiliari italiane: con il nuovo Decreto ministeriale che si pone l’obiettivo di normare l’incombente fase 2 dell’emergenza Coronavirus, è emerso che la loro riapertura è prevista per il 4 Maggio.

Potranno riprendere, così, tutte le attività relative alla vendita e all’affitto di abitazioni, uffici e immobili vari, ma anche quelle interconnesse al rinnovo, alla riconfigurazione, alla gestione e al perfezionamento di contratti già esistenti: un servizio importantissimo ed essenziale in questa fase, anche per poter accedere ai sussidi per le famiglie previsti dallo Stato.

 

Via libera per il Codice Ateco 68

Con il Decreto presentato questo 27 Aprile, quindi, si sancisce la “libertà” per il Codice Ateco 68 che comprende “Affitto e gestione di immobili in proprietà o in leasing“, includendo tre categorie:

  • compravendita di beni immobili effettuata su beni propri (cod. 68.1);
  • affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing (cod. 68.2);
  • attività immobiliari per conto terzi (cod. 68.3).

Una ventata d’aria fresca per un settore che era rimasto paralizzato dalla pandemia in corso, a patto, ovviamente, di rispettare tutte le misure necessarie, mantenendo il distanziamento sociale sul posto di lavoro e assicurando ad agenti, dipendenti e collaboratori tutti i dispositivi sanitari necessari per una convivenza senza brutti imprevisti.

In particolare, il decreto sancisce che: “le imprese che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020“.

Sarà, quindi, possibile ripristinare i contatti con i propri clienti, gestire nuove e vecchie pratiche di compravendita e andare in soccorso di chi ha bisogno di regolarizzare la propria condizione abitativa o di una semplice consulenza.

Ricevere i consigli giusti, direttamente dai professionisti del settore, in un momento particolare come questo può davvero fare la differenza.

Anche perché le statistiche parlano chiaro: durante questo lockdown ammontano addirittura a 65mila i contratti di locazione e a 20mila gli atti di compravendita che non si sono potuti perfezionare o che sono rimasti “congelati”.

 

Norme di condotta

Tra tutte queste novità, però, c’è anche un elemento abbastanza controverso da valutare: poiché gli spostamenti, anche dal 4 Maggio, resteranno contemplati solo per esigenze urgenti (lavoro, salute, approvvigionamento), per andare a fare visita ai parenti o per svolgere attività motoria, come bisogna regolarsi con un potenziale acquirente che volesse, ad esempio, visitare un immobile, magari persino ancora abitato da altri?

Nell’attesa che si faccia chiarezza su questo punto, resterà sicuramente possibile visionare locali vuoti mantenendo tutte le distanze necessarie ed indossando i DPI.

 

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