L’estinzione anticipata del mutuo conviene?

  • di Simona Vitagliano
  • 6 anni fa
  • Mutuo
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Secondo le statistiche relative all’ultimo periodo, la questione mutuo  non riguarderebbe più, nella quasi totalità dei casi, intere decadi di pagamenti.

Sarebbe in crescita, infatti, il numero di italiani che, ritrovandosi con della liquidità extra sul conto, riesce a pagare in anticipo tutte le rate, chiudendo la pratica diversi anni prima del previsto; ma è un’azione sempre conveniente da intraprendere? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

I dati

Analizzando i dati forniti da uno studio condotto, in collaborazione con mUp Research (agenzia indipendente di ricerche di marketing) e Norstat (altro panel di ricerche di mercato online), su un campione molto ampio della popolazione italiana, appartenente alla fascia d’età tra i 40 e i 74 anni, è venuto fuori che circa circa 2,4 milioni di mutuatari sono riusciti ad estinguere la pratica molto tempo prima del previsto, con una media di 9,3 anni (nonostante i finanziamenti avessero una durata, da contratto, di circa 23 anni ).

Un ottimo risultato, che fa luce anche su tutta un’altra serie di aspetti, a livello economico, per il Belpaese.

In particolare, di questi “fortunati”, il 27% è riuscito ad estinguere l’intero pagamento entro i primi cinque anni, il 45% tra i 6 e i 10 anni e solo il 26% tra gli 11 e i 20, con una maggiore incidenza da parte dei residenti in Nord Italia (con una media di 8,4 anni, contro i 10 di tutti gli altri).

Sono state individuate anche le concause che hanno fatto sì che tutto questo divenisse una realtà: nel 25,7% dei casi, i contraenti hanno impiegato risparmi destinati, inizialmente, ad altri utilizzi, mentre il 13,3% ha fatto tesoro della liquidazione percepita dai genitori in pensione o del proprio TFR; l’11,3% ha, poi, venduto altre proprietà e circa il 10% restante ha sfruttato un’eredità.

Le condizioni

A questo punto, vale la pena chiedersi quanto e se sia conveniente procedere con l’estinzione anticipata; si sente spesso parlare di more e di penali, che rendono molto più oneroso lo scioglimento della pratica. Ma quando vengono applicati?

È importante conoscere la data di stipula del contratto: se il mutuo è successivo al 2 febbraio 2007, non vi sono penali da pagare, per cui non c’è alcun vincolo o motivo che possa mettere i bastoni tra le ruote; nei casi in cui, invece, il finanziamento risalga ad una data precedente, potrebbero esserci costi extra da valutare, per cui è meglio informarsi, nello specifico, prima di prendere qualsiasi tipo di decisione: si parla, in effetti, di cifre che potrebbero essere molto importanti, perché calcolate tramite percentuale sul debito residuo, con un’aliquota variabile a seconda della tipologia di tasso, dell’anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti.

Infine, vale la pena anche accertarsi della faccenda interessi: la gran parte dei mutui prevede una quota che decresce col passare del tempo, per cui l’estinzione anticipata risulterebbe, in questi casi, più vantaggiosa nei primi anni dalla stipula, quando, cioè, gli interessi sono ovviamente maggiori!

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