Il Mutuo Verde per promuovere l’efficienza energetica

È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio” diceva Einstein e, in effetti, sembra proprio un aforisma capace di descrivere quello che sta accadendo in campo energie alternative.

Gli allarmi riguardanti la salute del nostro pianeta sono, ormai, radicati nella mente di ciascuno di noi e chiunque, dal semplice cittadino all’imprenditore, ha il dovere morale (e, in qualche caso, anche legale) di operare nella maniera più sostenibile possibile: più semplice a dirsi che a farsi visto che, in molti casi, prendere contromisure di questo tipo implica investire quantità di denaro molto ingenti, cosa che non tutti possono permettersi. Per anni, anche l’installazione di pannelli solari, in casa come in ufficio, ad esempio, è risultata troppo costosa, un’utopia che, seppur promettesse grandi risparmi nel futuro, per il portafoglio e per l’inquinamento, era più un miraggio che una possibilità concreta per molte famiglie comuni.

Questa realtà delle cose ha finito per minare la reputazione di queste iniziative, ritenute “desiderabili ma non opzionabili” da troppe persone e, quindi, semplicemente messe da parte nei piani di acquisto o rinnovo casa.

Fortunatamente, molte cose stanno cambiando negli ultimi tempi e sempre più iniziative sono volte a dare preziosi incentivi a tutti coloro che vogliono fare della propria casa un piccolo nucleo sostenibile.

Un esempio è il Mutuo Verde, una formula che consente, a chi ha deciso di acquistare un immobile, di investire anche nella bioedilizia e in progetti a base di energie rinnovabili.

Qualche info tecnica

Come abbiamo anticipato, un Mutuo Verde è usufruibile sia in fase di costruzione che di ristrutturazione: garantisce di poter installare impianti solari o fotovoltaici, isolamenti termici e impianti di riscaldamento/refrigerazione di ultima generazione (come il Free Cooling, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa), prevedendo tassi agevolati per le abitazioni di classe energetica A o superiore (attestata da certificazione valida), mutui per la ristrutturazione con agevolazioni fiscali legate agli Ecobonus (detrazioni per le spese relative a risparmio energetico ed efficienza energetica, da recuperare in fase di dichiarazione dei redditi, che possono arrivare anche a percentuali importanti, dal 50 all’85%) e mutui per la costruzione delle cosiddette “case ecologiche“, che godono di tutte le agevolazioni attualmente richiedibili nel campo della riqualificazione energetica.

La situazione europea e il ruolo delle banche

L’Italia è, in realtà, un tassello importante all’interno dell’intera ottica europea: infatti, un convegno tenutosi in Gran Bretagna ha lanciato un nuovo progetto dal nome “Energy efficient mortgages pilot scheme” che ha proprio l’obiettivo di promuovere mutui di questo tipo attraverso le principali banche europee (37) e 23 organizzazioni; l’idea è farlo durare almeno un paio di anni, non solo per agevolare importanti finanziamenti, ma anche per ricavarne stime e dati su cui costruire, poi, il futuro dell’Europa in fatto di sostenibilità domestica.

 

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