La redditività netta di un immobile: ecco come calcolarla

La redditività immobiliare è una quantizzazione della resa economica di una determinata proprietà, in generale valutata nel lungo periodo.

Questa definizione mette subito in evidenza quanto sia difficile da calcolare un simile valore, vista la grande quantità di variabili interconnesse: un immobile, infatti, può rendere in quanto proprietà da locare ma anche da vendere o da ristrutturare e destinare ad un’ottica ricettiva o altro.

Come bisogna procedere, quindi, per valutare il proprio investimento?

Valutazioni

La prima cosa da considerare è l’effettivo rapporto guadagni/spese relativo all’immobile in oggetto: in caso le seconde superino i primi, c’è poco da investire e, sicuramente, altrettanto poco da guadagnare, anche in ottica futura, poiché tutto il denaro speso per i lavori di ristrutturazione ed accomodamento verrebbero recuperati soltanto nel tempo e – guardandola in maniera ottimistica – il vero ritorno economico arriverebbe solo dopo anni (fermo restando che tutti i problemi siano stati risolti e che non ci siano state, nel frattempo, altre spese da sostenere).

In tutti gli altri casi, invece, si può partire dal costo d’acquisto tenendo conto, ovviamente, di tutte le spese collaterali (notaio, rogito, agenzia, imposte etc) e facendo una somma generale; ma non è tutto.

Ogni edificio, appartamento, villetta possiede, infatti, dei costi sistematici da affrontare, tra imposte comunali, eventuale mutuo o assicurazione, spese condominiali, manutenzione, tasse etc, per cui non si può prescindere da tutti questi compensi nello stabilire, ad esempio, un eventuale canone di locazione mensile da sottoporre a degli inquilini.

Proprio per tutti questi motivi è fondamentale identificare la redditività percentuale e, per fare questo, basta utilizzare una semplice formula:

Redditività (%) = (Reddito netto / Costo complessivo acquisto) x 100

dove, ovviamente, per “reddito netto” si intende, appunto, il guadagno che si percepisce al netto di tutte le imposte e le spese collaterali relative alla proprietà.

A questo punto si potrà avere una reale stima del proprio tornaconto economico, di cui studiarne anche le evoluzioni nel corso del tempo per scegliere eventuali strategie o cambiamenti da mettere in atto per ottimizzarlo a seconda delle esigenze e delle contingenze.

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