Internet of Things, la casa è sempre più tecnologica

L’Interconnected networks, comunemente conosciuta come internet, è una rete mondiale di reti di computer nata negli anni sessanta su iniziativa degli Stati Uniti d’America, che lo misero a punto come nuovo sistema di difesa e di controspionaggio; da quel momento in poi il progetto ha affrontato un’ascesa incredibile e riscontrato un successo inesorabile.

Oggi, come ben tutti sappiamo, internet costituisce il maggior mezzo di comunicazione e di connessione tra persone a livello mondiale, e presto entrerà di diritto anche nelle case o meglio, si evolverà a tal punto da trasformare la vostra casa in una di quelle che è possibile ammirare nei film

E’ già da un pò di tempo a questa parte che si sente parlare di Domotica: ossia la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita nella casa. Questa area fortemente interdisciplinare, ha richiesto fino ad ora l’apporto di molte tecnologie avanzatissime, come il frigorifero che ti tiene aggiornato sulla scadenza dei prodotti in esso conservati.

Ebbene, tali e tante tecnologie, che fino ad oggi c’erano sembrate futuristiche  finiranno presto nel dimenticatoio, grazie al nuovo traguardo tagliato da internet e alla sua nuova  applicazione all’interno della casa.

Stiamo parlando dell’Internet of Things o internet delle cose, una serie di progetti e prodotti pensati apposta per collegare internet con il mondo reale.

Una delle ultime aziende a essere entrata nel panorama dell’Internet of things è Ibm, la “mamma di tutti i computer”, che ha dichiarato di aver in cantiere un progetto, costato 3 miliardi di dollari,atto alla creazione di una branca dell’azienda pensata apposta per rendere interconnessi web  e elettrodomestici,arredamento, uffici, mezzi di trasporto,aziende e persino le pareti di case e degli immobili in generale. Per ora il compito di questa nuova divisione è quello di raccogliere le informazioni provenienti da tutti i dispositivi connessi, in modo da poter ricreare una banca dati, che sarà la base dalla quale partiranno i nuovi progetti.

Per ora è ancora tutto in fase sperimentale ma, conoscendo l’Ibm, buone nuove arriveranno sicuramente a breve.

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