Coronavirus e immobiliare: la sfida si vince con il digital

Con la fase 2 di questa quarantena sono cominciate le prime riaperture e, fortunatamente, anche le agenzie immobiliari hanno potuto riprendere a lavorare.

Una boccata d’aria fresca non solo per un settore che, come tantissimi altri, era rimasto paralizzato dall’emergenza Coronavirus, ma anche per tutti quelli che avevano bisogno di professionisti in grado di poter gestire pratiche, burocrazia, contratti e servizi vari per troppo tempo lasciati stand by.

C’è anche da dire, però, che la ripresa è stata cautamente programmata dal governo in modo che avvenisse strettamente a base di mascherine e distanziamento sociale, senza contare che moltissime persone sono ancora scosse, timorose ed impaurite dalla possibilità di contrarre il Covid-19, motivo per il quale continuano a sostare in casa quanto più possibile, senza esporsi troppo, soprattutto in luoghi pubblici.

Ed ecco perché la tecnologia e internet possono aiutare tantissimo in un contesto particolare come questo.

 

Aiutare la ripresa del settore e dell’economia nel modo giusto

Paragonando il primo bimestre 2020 con quello del 2019 è apparso evidente non solo il calo delle compravendite di immobili, ma anche il numero di visite agli appartamenti di clienti interessati a locazioni o acquisti: non sorprende, ovviamente, ma questo trend in discesa deve trovare una sua soluzione, seppur marginale, per essere invertito o almeno depotenziato.

Come attrezzarsi?

Molte agenzie immobiliari stanno cominciando ad effettuare a distanza, per conto dei propri clienti, delle stime di massima degli immobili sfruttando la comodità di internet: via mail, cloud o attraverso piattaforme di file sharing, infatti, è possibile condividere quasi all’istante e molto facilmente tantissime informazioni, da planimetrie a visure catastali e persino video e foto. I colloqui, invece, possono avvenire attraverso delle videochiamate (grazie a Google Duo, FaceTime o WhatsApp) includendo anche più di due interlocutori per volta.

Inoltre, tutte le app di messaggistica e chat offrono un contatto pressoché diretto e immediato tra agenti e pubblico, poiché in tempo reale, e tutto questo sta incidendo molto positivamente, cominciando ad offrire già i primi risultati.

Naturalmente, non tutto può essere realizzato in assenza di presenza fisica, ma c’è da dire che anche le banche stanno provando a fare la propria parte e che i periti, dal canto loro, hanno l’opportunità di valutare cantieri, frazionare stabili, preparare contratti preliminari e preventivi, cancellare ipoteche o visitare immobili attraverso delle “passeggiate virtuali” che consentono anche lo zoom sugli elementi o le zone da esaminare; addirittura stanno nascendo molti software e app in grado di completare faccende burocratiche e raccogliere firme attraverso qualche click e la fotocamera dello smartphone. Una vera rivoluzione.

 

Il ruolo del notaio

Un capitolo a parte è rappresentato dal notaio: pubblico ufficiale la cui attività è rientrata tra i servizi essenziali da non sopprimere nemmeno durante la fase più restrittiva della quarantena, non ha potuto, però, ospitare in studio i propri clienti; anche qui, il sistema telematico offrirebbe una soluzione pronta al problema se non fosse che il parere delle istituzioni notarili non è per niente uniforme sulla faccenda: molte, infatti, sono contrarie perché difendono la territorialità della propria funzione o hanno paura di eventuali implicazioni future.

Non tutti sanno, infatti, che esiste un software chiamato iStrumentum che è in grado di creare e verificare atti informatici notarili con firma digitale: è utilizzato soltanto dal 3% del notariato nazionale. Una possibilità che merita di essere “scongelata” e presa in considerazione già solo per tutti quelli che hanno firmato dei preliminari in scadenza tra marzo e luglio e che potrebbero avere pesanti ricadute economiche per questa assenza professionale. Si calcola che siano addirittura circa 150mila.

 

Ma di casi da mettere al vaglio dei professionisti e degli addetti ai lavori che orbitano intorno al settore immobiliare (tra avvocati, commercialisti, aziende) ce ne sarebbero tantissimi altri: ci auguriamo che con questo primo allentamento del lockdown e le risorse offerte dalla tecnologia, tutti possano riprendere a gestire le proprie pratiche senza problemi e in assoluta sicurezza!

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