Casa umida: sistemi semplici per prevenirla

Mura e soffitti anneriti, cattivo odore, intonaco che si scrosta dalle pareti, tinteggiature da ripetere a scadenze regolari, vestiti e scarpe che si rovinano all’interno dei guardaroba: l’umidità e la muffa in casa rappresentano, per moltissimi, un vero e proprio incubo.

Ma se nei casi più gravi si tratta solo dell’effetto di una causa ben più importante su cui è necessario intervenire prima che le fondamenta si impregnino d’acqua, inficiando la stessa stabilità dell’abitazione, in tutti gli altri un po’ di accortezza può rappresentare la soluzione, a patto di informarsi e mettere in pratica i consigli giusti.

Eccone qualcuno!

I prodotti giusti

Innanzitutto, per poter capire quali prodotti e strategie utilizzare è fondamentale identificare l’origine di questo tipo di problemi che, in genere, è strutturale: risalite capillari (quando l’acqua presente nel suolo risale, appunto, tra i materiali di costruzione), infiltrazioni (quando le fondamenta non sono isolate dal contatto diretto con il suolo e, quindi, dall’umidità) e condensa, una casistica piuttosto frequente perché coinvolge il vapore acqueo contenuto nell’aria circostante (o prodotto negli ambienti) che finisce per accumularsi senza venir correttamente smaltito, passando dallo stato gassoso a quello liquido una volta a contatto con le pareti fredde.

Se non si ha intenzione o possibilità di intervenire alla radice (anche perché, spesso, si tratterebbe di lavori costosi sia in termini economici che di tempo, non sempre con la garanzia, tra l’altro, di un successo del 100%), è possibile, però, affidarsi, ad esempio, alla pittura termica o impermeabilizzante, quella, per intenderci, che si utilizza anche per le pareti a contatto con piscine e laghetti; ancora, si possono installare dei riscaldamenti a pavimento (i sistemi radianti di cui abbiamo parlato qualche tempo fa) che diffondono il calore dal basso verso l’alto garantendo un risparmio in bolletta ed un livello di emissioni inferiore, oltre a pareti più asciutte anche durante le stagioni fredde ed interessate, quindi, da frequenti piogge.

In questi contesti si può anche fare riferimento ad incentivi ed ecobonus messi a disposizione dallo Stato.

Chi cerca solo piccoli rimedi fai-da-te, invece, può fare riferimento alla calce, sia in quanto materiale di rivestimento per le pareti sia da posizionare nei vari locali in barattoli forati che consentano il passaggio dell’aria: la sua natura assorbente si rivelerà preziosa.

Gestione della casa

Vale la pena, infine, spendere due parole sulle modalità di gestione della casa: non bisogna mai dimenticare di aerarne tutte le stanze almeno una volta al giorno, non solo per questioni igieniche ma, in questi casi, anche per evitare che spore e microrganismi si depositino a tempo indefinito nei vari angoli; inoltre, un elemento che fa anche arredo e cromoterapia è costituito dalle lampade al sale hymalaiano: economiche, belle, disponibili in varie sagome e grandezze e pronte ad offrire, oltre ad un’azione anti-umido generale, anche una piacevole luce soffusa rosata.

Ovviamente, il deumidificatore elettrico è un toccasana, anche per igienizzare l’aria che si respira, ma a volte i suoi consumi non sono altrettanto allettanti, per cui si può ripiegare su sali o silice (perfette le bustine che si trovano in articoli di pelletteria) capaci di diventare dei veri e propri “supereroi” per scarpiere, armadi, cassetti, scatoloni e, in generale, per tutto il guardaroba, dove il contenuto potrebbe divenire facilmente preda di muffe ed aloni e distruggersi nel giro di una semplice stagione.

Infine, è bene sempre avere una bella scorta di aceto nella credenza della cucina, e non solo per condire le insalate: si tratta del rimedio più economico esistente per disinfettare ed igienizzare (si utilizza, ad esempio, anche nel cestello della lavatrice) e per rimuovere a lungo la muffa dalle pareti; basta spruzzarlo e lasciarlo agire – tant’è che viene spesso impiegato in contesti di ritinteggiatura!

 

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