Il bonus ristrutturazione è il turbo del settore edilizio

Abbiamo visto come il miglioramento della classe energetica non solo aiuti ad aumentare il valore degli immobili, ma sia fortemente incentivato da mutui “verdi” ed ecobonus importanti che aiutano gli italiani a compiere un passo di riqualificazione della propria casa in chiave green con più leggerezza e tranquillità.

Ma c’è molto di più.

Secondo il rapporto stilato dalla Camera dei Deputati in collaborazione con il Cresme (Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell’edilizia), infatti, ci sono stati, negli ultimi anni, anche risvolti positivi nell’occupazione: lo scorso anno, si è stimato un numero di quasi 450mila occupati nel settore edilizio, di cui circa 285 mila diretti e i restanti legati all’indotto; i numeri salgono a 2 milioni per i diretti e 1 milione per gli indotti se si guarda al range temporale 2011-2017, considerando anche le industrie e i servizi interconnessi. Insomma, dati che fanno tirare un sospiro di sollievo per la situazione lavorativa italiana anche per il prossimo futuro, ricordando che per il 2019 sono confermate le detrazioni di questo tipo.

In effetti, per quest’anno è ancora previsto un recupero del 50% delle spese per interventi edilizi (sia destinati al proprio immobile che a parti comuni di condomini) fino a 96mila euro di spesa, ed è stato prorogato anche il bonus energetico con la sua relativa detrazione fino al 65% delle spese rivolte alla riqualificazione energetica (con un tetto massimo di 60mila euro). Non ci sono vincoli tra loro: le detrazioni sono cumulabili e rateizzabili in dieci anni.

Un forte stimolo per l’edilizia dell’ultimo ventennio

Guardando ai dati relativi al ventennio 1998-2018, sono state oltre la metà delle case italiane ad aver giovato di ristrutturazioni più o meno importanti (il 57%), con quasi 18 milioni di interventi: 28 milioni di euro in investimenti hanno riguardato solo il 2017 (con 4 milioni destinati alla riqualificazione energetica) e una cifra di poco superiore è stata protagonista del 2018, seguendo il trend positivo che si è instaurato dal 2013 e completando, nell’intero arco di tempo, una cifra di investimenti sbloccati per circa 293 miliardi di euro in totale.

Case che diventano più sostenibili, insomma, più in linea con le esigenze del periodo (se solo si pensa a quante sono state divise, riqualificate e ripristinate, ad esempio, nell’ottica monolocale o bilocale che interessa maggiormente i giovani o in assetto turistico B&B per gli investitori) ma anche un’occasione di impiego e di sviluppo per l’economia italiana.

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