Sono tantissime le famiglie che, ogni anno, scelgono di installare nelle proprie case un sistema di antifurto: che si viva in campagna o in città, in un quartiere tranquillo o più burrascoso, avere un occhio esterno pronto a tenere sempre tutto sotto controllo può fare la differenza.
E se la tecnologia ci viene incontro letteralmente “tagliando i fili” e rendendoci tutto più facilmente gestibile attraverso un’app e una semplice rete Wi-Fi, ancora meglio!
Un antifurto di ultima generazione
In una casa domotica, anche il sistema di allarme può rifarsi alle ultime tendenze e innovazioni in campo tech.
Un antifurto wireless, in fondo, non differisce troppo da uno cablato se non, appunto, per il meccanismo di trasmissione del segnale, che cambia radicalmente tra i due modelli: tra l’altro, oggi questi sistemi di sorveglianza senza filo garantiscono una sicurezza ancora maggiore poiché non lavorano su una singola banda di frequenze, ma su due e, addirittura, in qualche caso tre. Ma cosa significa, tecnicamente?
Per capire fino in fondo questo tipo di vantaggio, facciamo un esempio pratico: mettiamo caso che degli intrusi – pratici di alta tecnologia – decidano di invadere casa nostra; pur volendo, disabilitare due o tre frequenze contemporaneamente è quasi impossibile, fermo restando che, manomessa una sola del gruppo, il sistema va in protezione e diffonde l’allarme, scattando, cominciando a suonare e avvertendo i proprietari sullo smartphone di riferimento (ed eventualmente, direttamente le forze dell’ordine, a seconda del settaggio preimpostato).
Si capisce, quindi, come una casa che ha fatto dell’Internet of Things una risorsa possa giovare anche delle applicazioni della tecnologia anche per quanto riguarda la propria sicurezza, innanzitutto per comodità di gestione, installazione e ubicazione (l’assenza di fili elettrici svincola, finalmente, anche da eventuali posizioni obbligate) e, poi, per la resa finale del servizio e, quindi, la conseguente tranquillità per tutta la famiglia.
