Napoli tra le quattro città dove si investe di più nel mattone

L’acquisto degli immobili per uso investimento è un trend in continua crescita. La metropoli in cui si investe di più è Napoli, passata dal 28,9% degli investimenti del 2014 al 40,9% del 2018. Alla base di tale miglioramento troviamo il binomio attrazione turistica – prezzi bassi, soprattutto nel Centro Storico della città, con il 62,8% delle compravendite. A seguire abbiamo la macro-area di Posillipo-Chiaia-San Ferdinando con 45,5% e quella collinare, con il 37,5%. Gli immobili acquistati sono stati destinati per la maggior parte a B&B e ad affitti a studenti universitari

Subito dopo Napoli troviamo Milano, dove le transazioni sono salite dal 2014 al 2018 dal 15,3% a 26,4%. Le percentuali più alte di acquisti ad uso investimento sono state registrate in centro (40,0%), dove la domanda è finalizzata sia all’affitto turistico che a quello residenziale per studenti fuori sede. Nelle aree di Lodi-Corsica (44,1%) e Stazione Centrale-Gioia-Fulvio Testi (30,0%), a spingere gli investitori è stato l’influsso dei vicini atenei.

Altra città che nel lasso di tempo considerato ha fatto registrare dei grandi risultati è Verona, salita dal 23 al 30,8%. Anche questa volta è il turismo a spingere gli investitori, che hanno trovato terreno fertile nel centro cittadino, con il 67,9%. Subito dopo troviamo la macro-area di Borgo Roma-Golosine, con il 28,8%.

La capitale di certo non poteva mancare da questa particolare classifica, anche se è tra le città che hanno registrato i valori più bassi. Nel periodo considerato, a Roma si è registrato un aumento degli acquisti ad uso investimento del 4,7%. Ancora una volta a farla da padrone è il centro cittadino, con il 51,5% degli acquisti destinati a diventare casa vacanza e B&B. A seguire l’area di Prati-Francia, 42,1%, che abbraccia le zone del Vaticano, Palazzo di Giustizia, della Rai e all’Università della Lumsa, importanti poli di attrazione turistica e non .

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