È possibile annullare il compromesso d’acquisto di un immobile?

La proposta, il compromesso e  il rogito sono i tre step burocratici che portano all’acquisto di una casa.
Ma se si cambia idea a metà strada è possibile tirarsi indietro, o una volta iniziato bisogna arrivare necessariamente fino in fondo?
La risposta è SI, si può cambiare idea ma soltanto in alcuni casi specifici e con qualche conseguenza.

Ma partiamo dall’inizio.

Cos’è il preliminare di vendita? 

Il preliminare di vendita è un accordo mirato a tutelare entrambe le parti coinvolte nella compravendita, vincolandole alla chiusura della transazione: ovvero ad arrivare fino all rogito. Perché sia valido deve essere redatto in forma scritta e registrato entro 20 giorni presso l’Agenzia delle Entrate. Le norme tuttavia prevedono che il compromesso si possa annullare, ma solo se al momento della chiusura si verifichino uno o più dei seguenti vizi:

  • dolo
  • raggiro
  • violenza fisica o psicologica
  • incapacità di una delle due parti stipulanti.

Cosa fare in caso di risoluzione del compromesso d’acquisto

Se l’acquirente decide di annullare il compromesso deve, come prima cosa,  avvisare il venditore. A questo punto è possibile che si vada incontro a due conseguenze:

  • il proprietario accetta l’annullamento, e si arriva quindi a una risoluzione consensuale
  • il proprietario si rivolge ad un giudice

Nel primo caso basterà firmare un accordo scritto in cui si stabiliscono i termini dell’annullamento e si chiarisce che cosa fare con la caparra già versata, che in base a quanto deciso dalle parti può essere trattenuta dal venditore o resa all’acquirente.

Nel secondo caso invece, il proprietario può decidere di trattenere la caparra versata dall’acquirente anche senza rivolgersi a un giudice: la caparra infatti rappresenta una tutela per il venditore a cui può fare riferimento in caso di annullamento non dovuto a validi motivi. Il venditore può inoltre rivolgersi al tribunale di competenza chiedendo la risoluzione del contratto e un risarcimento del danno subito o il trasferimento coattivo della proprietà della casa.

di Laura Fabbro

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