Mutui, continuano le notizie positive dal mercato immobiliare

Il mercato immobiliare aveva chiuso l’anno 2014 in positivo, ormai è un fattore noto ma, a giocare un ruolo nettamente importante nella ripresa registrata in questi ultimi mese, è stato senza ombra di dubbio l’andamento negativo dell’Euribor ( clicca qui per saperne di più), che ha fatto si che gli italiani riacquistassero interesse e fiducia, verso uno dei finanziamenti più “classici” per l’acquisto di una casa: il mutuo.

Stando al recente Osservatorio pubblicato dai siti Facile.it e Mutui.it., specializzati proprio in comparazioni di mutui,  negli ultimi sei mesi sarebbero cresciute sia le richieste, che la somma erogata dalle banche:  120.000 euro per un mutuo considerato medio,che fa registrare così  un +5,4% rispetto al semestre scorso e, addirittura un + 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Ma, queste non sarebbero le uniche “buone nuove” portate alla luce da tale studio.

Positivo anche il binomio cifra richiesta – cifra concessa che, rispetto ad ottobre 2014, ultima data in cui sono avvenute le rilevazioni, ha registrato un calo della differenza  dal 20% all’11%, cioè :  su una richiesta media di  126.000 euro, la banca ne concede in genere 120.000, ossia soltanto il 4% in meno, rispetto alla richiesta del cliente.

Altra importante novità riguarda la “scelta del mutuo” che, a detta dell’amministratore delegato di Facile.it, sottolinea un’interesse, da parte degli italiani, verso delle tematiche, che un tempo erano considerate da “soli esperti”: l’economia, la finanza e quanto ne concerne. Se nei mesi e negli anni scorsi, si tendeva a scegliere un mutuo ad interesse variabile, per buone e ovvie ragioni, oggi, il 60% degli italiani che hanno scelto d’accendere un mutuo, hanno optato per il “tasso fisso”; probabilmente per sfruttare in calo degli indici, che hanno raggiunto quasi i loro minimi storici.

E’ quindi questo il momento giusto per acquistare casa, ma anche quello per poter surrogare il proprio mutuo a tassi più vantaggiosi, andando così ad alimentare quel +200%, registrato soltanto negli ultimi sei mesi.

 

 

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