Ad una qualsiasi festa che si rispetti la musica è d’obbligo e il chiacchiericcio degli invitati una cosa “naturale”.
Quindi, se abiti in un condominio, è bene che prima di organizzare il tuo parte tu legga il regolamento condominiale, in modo da verificare l’esistenza di clausole che fissino un orario oltre il quale non siano permessi rumori. A tal proposito però, bisogna ricordare che la clausola è valida soltanto se votata all’unanimità dall’assemblea, che si presenta quando: in assemblea si raggiunge il voto favorevole di tutti i condomini,con l’accettazione del regolamento, all’atto dell’acquisto degli appartamenti da parte dei singoli proprietari.
Nel caso in cui tale clausola non sia presente, viene applicato in automatico l’articolo 844 del Codice civile, che prevede un limite di tollerabilità valutata, caso per caso, in base alle circostanze e all’orario in cui l’immissione acustica viene prodotta. Di solito il limite è fissato al di sopra dei 3 decibel il rumore di fondo proveniente dall’esterno dell’edificio: decisamente facile da superare la notte. Se s supera tale limite, e il rumore della festa viene avvertito da tutto il palazzo o dalla gran parte dei condomini commetti reato; se invece, ad avvertire il rumore sono solo il vicino del piano di sotto o accanto, si tratta di illecito civile, e potresti essere chiamato a risarcire i danni a seguito di una normale causa civile.
Festa in casa e autorizzazioni
Per quanto riguarda “autorizzazioni e permessi” è bene sapere che, fin quando la festa si svolge in casa propria – anche se in condominio- non hai bisogno di richiedere l’autorizzazione all’amministratore: volendo, potresti limitarti a parlarne con i vicini, ma giusto per “cortesia”.
Diverso discorso invece vale dal punto di vista degli invitati.
Nel caso in cui tu decida di dare una festa permettendo l’accesso agli estranei, dietro il pagamento di un biglietto, bisognerà procedere con il pagamento alla Siae dei diritti d’autore.
