Lungomare di Napoli: un’incantevole passeggiata

  • di Valentina Capone
  • 4 anni fa
  • Napoli
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Il lungomare di Napoli è sicuramente uno dei luoghi fulcro dell’intera città: da lì è possibile immergersi in un’atmosfera surreale fatta di nostalgia, romanticismo, panorami mozzafiato e buon cibo ed è praticamente impossibile non restare incantati dalla maestosità del Vesuvio che si staglia all’orizzonte quasi come sorgendo dalle acque.

Non c’è stagione dell’anno in cui non sia brulicante di turisti e cittadini che si affollano nei ristoranti e nelle trattorie locali, oltre che presso i bancarielli dei venditori ambulanti che propongono ogni sorta di leccornia o souvenir. Insomma, passeggiare sul Lungomare Caracciolo è una vera e propria esperienza da fare almeno una volta nella vita!

Cosa  c’è da sapere

Il lungomare partenopeo copre circa 3 chilometri, costeggiando il mare partendo da Santa Lucia e arrivando fino a Mergellina.

Il percorso comprende quattro strade:

  • Via Nazario Sauro;
  • Via Partenope;
  • Via Caracciolo.

Si comincia costeggiando il molo di Santa Lucia e arrivando fino al Castel dell’Ovo, con il suo incantevole Borgo Marinari, avendo l’opportunità di ritrovarsi faccia a faccia con i più lussuosi hotel e i più celebri ristoranti della città, dove non è difficile incontrare anche VIP e star hollywoodiane. Si prosegue, poi, fiancheggiando la Villa Comunale con  la sua Stazione Zoologica Anton Dohrn (il primo acquario mai realizzato in Italia) e la Rotonda Diaz con il monumento equestre al generale Armando Diaz; lo skyline è veramente a perdifiato perché, da un lato, offre l’immensità del mare e, dall’altro, uno sguardo sulle colline del Vomero (con il suo Castel Sant’Elmo) e di Posillipo che sono tra le più verdi della metropoli moderna. Da Via Caracciolo, poi, ci si può inoltrare fino a Piedigrotta, famosa per le feste dedicate che si svolgevano lì sin dal Quattrocento, arrivando proprio ai piedi di Posillipo e ritrovandosi al porto di Mergellina, tra reti di pescatori, traghetti, barche ormeggiate e il tipico faro.

Lungomare Liberato

Oggi si parla di Lungomare Liberato perché è stato negli ultimi anni che questo percorso è divenuto inaccessibile alle auto – perlomeno nei tratti sempre affollati dai pedoni -, lasciando i visitatori assorti in quell’atmosfera sognante oppure nelle iniziative che spesso vengono ubicate proprio in loco, da quelle sportive a quelle a carattere food o musicale.
Questa passeggiata, però, non è sempre stata così come la vediamo oggi, anzi: fino alla fine dell’Ottocento, in realtà, non esisteva, come assente era la scogliera odierna che ha sostituito una antica spiaggia molto frequentata dai partenopei; il mare bagnava la città fino alla Riviera di Chiaia ed è stato solo con la famosa colmata a mare, che ha ridefinito le geometrie di Santa Lucia e dell’intera città, che tutto ha preso i connotati attuali.

L’isolotto di Megaride

L’isolotto di Megaride, con il suo Castel dell’Ovo, è tappa obbligata della passeggiata, anche perché il Borgo Marinari che sorge proprio sulla sua superficie è un nugolo interessantissimo di ristorantini, bar e luci calde a cui è davvero impossibile resistere, soprattutto per gli amanti della cucina a base di pesce fresco.

Sarebbe proprio qui, secondo la leggenda, che si sarebbe spiaggiata la sirena Partenope, dopo il rifiuto di Ulisse: trovata morta dai pescatori all’alba, sarebbe stata seppellita proprio sull’isola diventando parte integrante a tutti gli effetti della città che, da lì, si sarebbe poi originata.

 

Insomma, che cerchiate un momento di svago dallo stress quotidiano, che abbiate voglia di gustare qualche prelibatezza o di stupire qualche amico in visita, il lungomare di Napoli è sempre un’ottima idea da valutare!

 

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