La storia dimenticata del quartiere Soccavo a Napoli

  • di Sara Cimmi
  • 4 anni fa
  • Napoli
  • 1

La città di Napoli, con quasi un milione di abitanti ed un vasto territorio, vanta ben dieci municipalità che racchiudono più quartieri al loro interno. Nella zona Nord Occidentale di Napoli troviamo Soccavo, quartiere di grande interesse storico in passato, ora quartiere pieno di contraddizioni e bellezza.

Storia del quartiere Soccavo

Situato ai piedi della collina dei Camaldoli, il quartiere di Soccavo era un tempo una grande e preziosa cava utilizzata per l’estrazione di tufo, pozzolana e piperno, da qui il suo nome Subcava. Venivano estratte da questa cava anche molte rocce vulcaniche, tutti materiali destinati alla costruzione della maggior parte delle dimore dei partenopei, dei più ricchi e dei meno abbienti.

La presenza dei romani in quella zona è stata forte e duratura, a testimoniarlo è stato il ritrovamento di vari cippi miliari, pietre incise che i romani usavano per scandire le distanze. Tra queste alcune con su inciso il nome dell’imperatore Traiano che visse in quel luogo nel I secolo d.C., da questo maestoso imperatore prese poi il nome il Rione Traiano, un quartiere di collegamento fra Fuorigrotta e Soccavo ,costruito nel 1958 nell’ambito del progetto CEP ( Coordinamento per l’Edilizia Popolare) .

Il quartiere di Soccavo vide la nascita di unità abitative in pianta stabile a partire dal periodo medievale, proprio lì vicino infatti si insediò un piccolo villaggio accanto al quale durante il Rinascimento venne costruita la Torre dei Franchi. Questa torre prende il nome dai Di Franco, una famiglia facoltosa che dalla fine del Quattrocento gestiva la principale cava di Piperno di Soccavo. Durante il periodo medievale il quartiere Soccavo era sotto l’influenza di Pozzuoli , allora Puteoli. Agli inizi del XIX secolo, finalmente, grazie al re Giuseppe Bonaparte, il quartiere divenne un Comune della Provincia di Napoli; dovremo aspettare il 1926, per vedere Soccavo entrare a far parte della città di Napoli, quando, sotto il regime fascista, si decise di aggregarla alla città facendolo diventare un quartiere della IX Municipalità di Napoli.

Soccavo oggi

Come abbiamo visto, Soccavo era un quartiere fondamentale per la città di Napoli, senza le sue cave non si sarebbero potuti estrarre tutti i materiali utili alla costruzione di unità abitative necessarie per l’espansione del territorio napoletano. Oggi le cose sono un po’ diverse.

Da splendore a completo abbandono del luogo da parte delle istituzioni, oggi Soccavo è un quartiere difficile dove l’evasione scolastica è tanta così come la percentuale di disoccupazione.

Il legame con quello che un tempo era l’antico nucleo abitativo di Soccavo sembra essersi totalmente perso nella memoria della popolazione ma soprattutto delle istituzioni.

Se si facesse una corretta e più approfondita informazione sulla storia della città di Napoli e dei suoi quartieri, sicuramente si riuscirebbe ad avere più rispetto per la storia e la bellezza di un quartiere importante come Soccavo, quartiere senza il quale lo sviluppo della città di Napoli sarebbe stato difficile se non quasi impossibile.

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