Cosa sapere sulle ristrutturazioni green

In un momento storico in cui l’attenzione all’ambiente e al pianeta è dominante in tutti i settori, sono in tantissimi a pensare che uno stile di vita green sia faticoso o costoso da portare avanti.

Se, in qualche caso, questo potrebbe anche essere vero, in realtà per quanto riguarda il settore immobiliare ci sono tantissimi vantaggi da considerare, non solo funzionali ma anche economici.

Questo perché rendere la propria casa più sostenibile significa ridurre gli sprechi, diminuire i costi in bolletta, sfruttare al massimo le energie pulite e rinnovabili e, soprattutto, aumentarne la classe energetica, garantendosi così anche un sussidio importante a livello fiscale da parte dello stato (ecobonus).

Cerchiamo di capirci di più nel dettaglio.

Ristrutturazioni green: quali sono i pilastri?

Quando si preventivano delle ristrutturazioni green, ci sono alcuni cardini fondamentali da considerare ma, se non si è pratici, sarà sicuramente la squadra ingaggiata per progettare i lavori a suggerire la migliore strategia d’intervento, sagomata specificamente sull’immobile coinvolto.

Di base, comunque, per ottenere un ottimo risultato finale, bisogna attenersi ad alcune regole:

  • prediligere materiali naturali (bioedilizia), traspiranti e forgiati con risorse rinnovabili, certificati da enti riconosciuti;
  • coibentare gli ambienti, termicamente ma anche acusticamente; un buon isolamento termico fa risparmiare fino al 30% di energia ed uno acustico coccola le giornate in un modo speciale;
  • installare impianti moderni, che diminuiscano le emissioni nell’atmosfera, come sistemi radianti per il riscaldamento/raffrescamento, frangigetto ai rubinetti e cassette WC a doppio scarico per un miglior dosaggio dell’acqua; c’è addirittura chi recupera l’acqua piovana e la riutilizza per i servizi!
  • prediligere una ventilazione/areazione regolare dei locali (5 minuti ogni 2 ore è il minimo) per garantirsi assenza di muffe, ristagni di umidità e, in una parola, di inquinamento indoor;
  • evitare l’inquinamento elettromagnetico nella zona notte della casa e risparmiare energia spegnendo tutti gli apparecchi che restano automaticamente in standby;
  • ottimizzare quanto più possibile l’illuminazione interna attraverso aperture (balconi, finestre, lucernari, oblò) che facciano passare la luce naturale durante un arco temporale il più lungo possibile; il sole fa bene agli occhi e all’umore, garantisce bollette più economiche e, soprattutto, basse emissioni (perché gli impianti elettrici restano spenti più a lungo); la sua presenza può essere enfatizzata da tappezzerie e arredi chiari o pastello e pareti traslucide.

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