Con il deposito mobili il trasloco diventa facile

Traslocare non è mai una passeggiata, soprattutto quando si tratta di passaggi includenti mobilio, elettrodomestici e oggettistica di vario genere: quando si passa tanto tempo all’interno di un’abitazione o di un ufficio, è come se quegli ambienti acquisissero anche un valore affettivo, poiché custodi di tanti momenti di vita importanti.

Ecco perché un trasloco ha anche una valenza psicologica, oltre che pratica.

Ma come organizzarsi quando tra la data di abbandono del vecchio edificio e l’entrata nel nuovo passano alcuni giorni, addirittura mesi, in caso di importanti lavori di ristrutturazione?

Come può, un professionista, affrontare uno spostamento temporaneo all’estero, in una casa già ammobiliata?

Fortunatamente, esiste una possibilità molto utile in questi casi, spesso offerta dalla stessa ditta di traslochi: il deposito mobili.

Come funziona

Le statistiche rivelano che il 30% dei traslocanti richiede un servizio di deposito mobili per diversi motivi.

La stragrande maggioranza delle ditte è in grado di offrirlo: si tratta della scelta migliore perché, in questo modo, non si dovranno affrontare continui trasporti, montaggi, smontaggi e spostamenti del materiale in proprio, come avverrebbe con un self storage.

L’ideale è affidarsi a professionisti che garantiscano un deposito a pochi chilometri da casa, in modo da poterlo raggiungere, all’occorrenza, per effettuare controlli, aggiungere materiale o aprire scatoloni in casi d’emergenza. Tutti i mobili vi verranno riposti accuratamente smontati ed imballati pezzo per pezzo, con un costo che dipenderà dalla metratura del locale necessario e dal tempo previsto per lo stoccaggio: è possibile fare contratti che durino pochi giorni, oppure che coinvolgano settimane o addirittura diversi mesi; bisogna vagliare al meglio a seconda delle proprie esigenze.

Compito di chi parteciperà alla messa in opera degli scatoloni sarà:

  • evitare di riempirli troppo (bisogna ricordare sempre che verranno sollevati più di una volta);
  • indicarne il contenuto con un pennarello, preferibilmente su almeno 4 lati (per una questione di praticità);
  • sistemare quelli più pesanti nella parte inferiore e, via via, quelli più leggeri superiormente, evitando pile troppo alte che potrebbero facilmente crollare.

Inoltre, è sempre bene ricordare che divani, poltrone, ante d’armadio e tutto il mobilio più ingombrante va sistemato in verticale, mentre gli elettrodomestici e il materiale elettronico più fragile (Tv, schermi LCD, microonde, stereo, casse etc) vanno riposti in scatole munite di polistirolo o altro materiale anti-urto, posizionando, poi, tutto in fondo al deposito.

Parola d’ordine: sicurezza

Ci sono, naturalmente, dei controlli che si possono fare per assicurarsi che il proprio materiale vada in mani (e luoghi) sicuri: non c’è killer peggiore dell’umidità per un buon divano in tessuto!

Innanzitutto, è sempre meglio informarsi sulle garanzie offerte dalla ditta in merito a questo singolo servizio, accertandosi anche che gli spazi adibiti a deposito siano puliti, liberi da muffe e da umidità, magari dotati anche di sistema anti-incendio: in alcuni casi, è possibile usufruire anche di locali coibentati, con pavimenti isolati.
Infine, burocraticamente vale la pena notare se sia previsto un “tempo minimo” di permanenza: talvolta, infatti, si può finire per pagare un intero mese nonostante la sosta abbia interessato solo pochi giorni!

Muovendosi con consapevolezza e con le corrette informazioni alla mano, si può davvero facilitare, e di molto, tutta la pratica trasloco, anche in casi di spostamenti molto complicati.

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