Come funziona il riscaldamento centralizzato in un condominio

Il riscaldamento è un elemento immancabile dell’appartamento. Le rigide temperature vanno affrontate con le giuste contromisure; per questo il riscaldamento, la qualità dello stesso e le relative tipologie, devono essere oggetto di valutazione quando si sceglie una casa, o quando si valuta il nuovo impianto. Nello specifico, in questo articolo si parla del riscaldamento centralizzato, un riscaldamento tipico dei condomini, in cui la gestione dello stesso può essere praticamente univoca. Per evitare faide condominiali e comprendere tutte le dinamiche relative al riscaldamento centralizzato bisogna leggere questo articolo e tutte le curiosità saranno svelate.

Perchè riscaldamento centralizzato

L’impianto di riscaldamento si dice centralizzato perchè è caratterizzato dalla presenza di una sola caldaia, unica per tutti gli appartamenti del condominio. Nel 2016 è stato stabilito che le caldaie devono essere provviste di valvola di contabilizzazione del calore: un dispositivo che permette di conteggiare il consumo energetico per ogni singola unità abitativa. Così facendo si attribuisce il giusto costo, ai singoli condomini, dato che la spesa viene suddivisa tra di loro in modo equo e conforme ai consumi reali.

Il funzionamento

Stabilito questi punti, si presuppone anche che tutti i termosifoni di ogni singolo appartamento, siano forniti di valvole per la regolazione del calore, con valori che vadano da 1, livello basso, a 5, livello alto. In questo modo ogni condomino può regolare la gradazione di calore all’interno del proprio appartamento e gestire al meglio i consumi di energia.

L’importanza degli orari di accensione.

Poi ci sono da considerare gli orari di accensione. Un aspetto per nulla secondario, se si pensa che per tale regolamentazione vi è persino una legge. La legge n. 10 del 09/01/1991, regola le ore in cui è possibile accendere e spegnere i riscaldamenti, sulla base delle singole esigenze regionali. Tale legge infatti divide il territorio italiano in varie zone per cui valgono tre orari diversi:

  • Zona A: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle
  • Zona B: Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa e Trapani (Calabria e Sicilia)
  • Zona C: Ancona; Ascoli Piceno, Bari; Benevento; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Latina, Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari;Taranto.
  • Zona D: Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Genova; Imperia, Isernia; La Spezia, Savona, Forlì, Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa Carrara; Matera; Nuoro; Pescara; Pesaro; Pisa; Pistoia, Prato; Roma; Siena; Terni; Teramo; Viterbo; Vibo Valentia.
  • Zona E: Alessandria; Aosta; Arezzo; Asti; Bergamo; Biella; Bologna; Bolzano, Brescia; Campobasso; Como; Cremona; Enna; Ferrara; Frosinone; Gorizia; Lecco; L’Aquila; Lodi; Milano; Modena; Parma; Piacenza, Potenza. Padova; Pavia, Perugia, Novara, Modena; Parma; Piacenza; Pordenone, Rieti, Sondrio; Torino; Varese, Verbania; Vercelli. Venezia, Verona; Vicenza, Treviso; Trieste; Udine.
  • Zona F: Le città di Belluno, Cuneo e Trento

Sulla base delle condizioni climatiche sono stati stabiliti i seguenti orari e periodi di accensione:

  • Zona A: 6 ore di accensione, dal 1° dicembre al 15 marzo
  • Zona B: 8 ore, dal 1° dicembre al 31 marzo
  • Zona C: 10 ore, dal 15 novembre al 31 marzo
  • Zona D: 12 ore, dal 1° novembre al 15 aprile
  • Zona E: 14 ore, dal dal 15 ottobre al 15 aprile
  • Zona F: Scelta libera

Orari di accensioni: altre informazioni

Gli orari appena indicati sono da ritenere come orari massimi di accensione, oltre i quali non si può eccedere. Tali orari sono esposti nel regolamento condominiale ed enunciati nella delibera assembleare. Tale delibera risulterà valida solo se nella prima convocazione la decisione sul riscaldamento viene presa con l’approvazione a maggioranza dei partecipanti, che però devono rappresentare almeno la metà dei condomini; oppure in seconda convocazione, la decisione viene presa dai voti che rappresentano almeno un terzo dei condomini.

Temperatura

La temperatura dei riscaldamenti centralizzati è stabilita a livello nazionale in modo tale da contemperare l’esigenza di calore in inverno con il contenimento degi sprechi energetici. Per questo motivo la temperatura oscilla sempre tra i 20 e i 22 gradi, mentre si assesta a 18 per i fabbricati industriali o artigianali.

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