Il condominio è una realtà complessa che interessa, solo in Italia, più di trenta milioni di persone. Data la sua popolosità, le diverse esigenze dei condomini spesso convergono in un clima di conflittualità difficilmente gestibile, per cui da tempo si è sentito il bisogno di regolamentare la vita condominiale attraverso normative precise.
Per più di settant’anni infatti, i condomini italiani, sono stati regolati sempre dalle stesse norme che col tempo sono diventate obsolete e anacronistiche. Per questo la Commissione giustizia del Senato, ha provveduto a una riforma di tale regolamento, che entrerà in vigore dal 18 giugno 2013. Tante le modifiche apportate, tra cui quella che disciplina il soggiorno nel condomino degli animali di compagnia, ma cerchiamo di capire meglio che cosa cambia veramente.
Occorre innanzitutto precisare quali sono gli animali che la legge riconosce come domestici: animali “classici” ossia il cane, il gatto, i pesce e alcuni roditori, animali innocui, che possono essere tenuti in casa senza grandi difficoltà e, con la quale di solito si può interagire.
Motivo per cui il Senato ha varato una norma che si riferisce soltanto a questa categoria ristretta e non include pertanto quella più ampia relativa agli animali di “compagnia”. Stando all’articolo 1138 del Codice civile – così come modificato dalla legge 220/2012 – «le norme del regolamento» condominiale «non possono vietare di possedere o detenere animali domestici».
Non basta limitarsi a tenere pulita la zona di passeggio dell’animale, per essere immuni da ogni denuncia e problema. Esistono infatti, alcune importanti regole da rispettare, per far si che il vostro amico a quattro zampe, acquisti tutti i diritti a soggiornare in condominio:
Porte aperte ai cari amici a quattro zampe domestici e non di compagnia, quindi ,è consigliabile prima di acquistare un leone, informarsi bene in quale categoria questo rientri. Per quanto riguarda i possessori degli animali classici invece, la vita sarà di certo molto più facile, ma sempre nel rispetto delle regole del buon vivere civile e del ministro della Salute, altrimenti l’idillio rischia di finire molto presto.
Tags: animali domestici, condominio, leggi condominiali, norme
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