Tornano le tasse sulla prima casa?

Il Documento di Economia e Finanza è al centro di numerose in queste ultimi giorni. La promessa del non innalzamento dell’Iva allargherebbe il buco nelle casse dello Stato italiano che, per mantenere il deficit all’interno dei parametri fissati dalla comunità europea dovrebbe indire una nuova tassa.

Stando a quanto scritto dal Sole 24 negli scorsi giorni, per spianare il debito bisognerebbe incassare all’incirca 46,6 miliardi e, se alzare l’Iva è fuori discussione, non resta altro da fare che accettare il suggerimento del Fmi: una  patrimoniale sulla prima casa Secondo il Fondo Monetario Internazionale quello dell’Italia è uno scenario economico catastrofico, che mette a rischio l’equilibrio di tutta l’Unione.

L’Italia si sta allontanando inesorabilmente dai parametri europei, e di certo manovre come il reddito di cittadinanza, la Quota 100 o alla Flat tax non hanno migliorato la situazione, anche se non è il caso di puntare il dito.  I rappresentanti del Governo continuano a rassicurare gli italiani, ma sembrano ormai intrappolati in una spirale senza via d’uscita: se l’Iva non si alzerà bisognerà introdurre una nuova tassa sulla prima casa, e viceversa.

Ridurre le agevolazioni fiscali potrebbe essere una soluzione .

Stando a quanto pubblicato dal  quotidiano Italia Oggi, Conte ha incontrato i due vicepremier per discutere sul problema sempre più impellente.  Il premier ha poi spiegato che sarà necessario “puntare su spending review e tax expenditures”,  detto in parole povere, tagliare la spesa e togliere molte agevolazioni fiscali per non essere costretti ad aumentare l’Iva.

Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni

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