Salta il Ddl concorrenza e i notai restano i responsabili per le compravendite immobiliari

In un’articolo di aprile avevamo annunciato l’esame da parte del Parlamento del  Disegno di Legge Giudi o Ddl concorrenza, che avrebbe portato con se una serie d’importanti novità per il campo immobiliare ( clicca qui per saperne di più ).La prima tra tutte sarebbe stato il passaggio del testimone tra notai e avvocati, per quanto riguarda la registrazione dei documenti inerenti a compravendite immobiliari, di beni non residenziali e di valore inferiore a centomila euro.

Ebbene, ad oggi possiamo affermare che tale cambiamento non andrà in vigore.

A deciderlo le Commissioni Finanza e Attività Produttive della Camera, che avrebbero votato per l’entrata in vigore di una   norma “sostitutiva”, che prevede che ora sia il Consiglio Nazionale del Notariato a custodire il Registro delle successioni, e non più i tribunali.

Ma, a porre l’accento sulla possibile vita breve del Ddl concorrenza erano stati i notai stessi.

Il Consiglio Nazionale del Notariato infatti, aveva ampiamente criticato gli articoli 28, 29 e 30, ponendo l’accento sui rischi comportati da questi per l’efficienza stessa dei registri pubblici. L’attacco dei notai, concentrato principalmente sull’articolo 28, era indirizzato a mettere in evidenza come il venir meno delle procedure di controllo, alla base dell’operato dei notai, avrebbe comportato in automatico l’aumento esponenziali di rischi di contenzioso, l’abbassamento “della qualità” dei dati inseriti nei registri e una minore tutela delle parti.

Che ci sia questo o altro alla base della bocciatura di tale provvedimento per ora non ci è dato saperlo.

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