Mercato immobiliare: salgono le vendite delle nuove abitazioni

Il 2018 è sicuramente l’anno della quasi totale ripresa del mercato immobiliare italiano. A testimoniarlo è l’ultima indagine del Centro Studi Abitare Co., che ha analizzato l’andamento del comparto residenziale di Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo, gli 8 Comuni più grandi di tutta Italia.  A venire alla luce sono stati dei dati più che positivi, piacevole conseguenza dell’aumento della domanda del 2,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovvero i primi nove mesi.

A Napoli il mercato immobiliare con più vendite di nuove abitazioni

Lo sbocciare del mercato immobiliare di Napoli e provincia era nell’area già da tempo. Oggi, grazie ai dati riportati dallo studio – soffermatosi in particolare sulle vendite delle nuove abitazioni – la capitale partenopea può essere incoronata, senza alcuna remora regina. Le operazioni, salite del 9,4% rispetto all’anno precedente, hanno registrato dei picchi d’incremento proprio a Napoli, +15,2%, seguita da Milano, +14,5%, e Roma, +13%.

A contraddistinguere le nuove abitazioni sono anche i prezzi, aumentati dell’1,3%  rispetto al 2017, e allo -0,2% registrato dall’intero settore immobiliare. In questo caso a contraddistinguersi è Milano, la città più cara, con 6.750 euro al metro quadro, +3,3% sullo scorso anno, seguita da Roma 6.300 euro, +1,2%, Firenze  con 4.800 euro, +0,8%, e Torino, con i suoi 4.450 euro, +2,3%. Chiudono la classifica delle città con il maggior aumento del prezzo degli immobili Genova, con 3.300 euro e +0,6% e Palermo, con i suoi 2.900 euro e +0,4%.

Le previsioni degli esperti sull’andamento futuro del mercato immobiliare

Per quanto riguarda le previsioni si quest’anno appena iniziato, a sbilanciarsi è Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Abitare Co.,  che ha dichiarato:

il mercato immobiliare residenziale delle nuove costruzioni ha confermato nel 2018 la sua tendenza ciclica positiva. Rispetto alla domanda, oggi l’offerta rimane ancora molto sottostimata e ciò favorisce un accorciamento dei tempi di vendita che sino a tre anni fa erano impensabili. Per il 2019 i segnali rimangono positivi anche se è d’obbligo essere più prudenti, data l’attuale fase congiunturale”.

Parole positive che fanno ben sperare gli investitori, e futuri tali. A rinforzare le speranze arrivano anche i dati registrati dall’Istat,  relativi al secondo trimestre 2018,  secondo cui le convenzioni notarili per mutui e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono state 113.755, il 2,7% in più rispetto al trimestre precedente. Focalizzando l’attenzione sulle diverse aree del Paese, saltano subito all’occhio aumenti di diversa proporzione nel Nord-Est, +4,2%, nel Nord-Ovest,+3,2%, al Centro +2,4% e al Sud +1,7%.

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