Si può chiedere il mutuo senza certificato di agibilità?

Quando si sta per acquistare un immobile bisogna tener conto di ogni aspetto burocratico, onde evitare problemi che, in futuro, possono creare sonori grattacapi. Per questa procedura, è necessario tenere in considerazione tutte le garanzie che occorrono, in modo che non ci siano punti mancanti nella documentazione, nè da parte del venditore, nè da parte dell’acquirente. Tra i documenti più importanti, valevoli come garanzia, c’è sicuramente il certificato di agibilità, relativo alla struttura tecnica dell’immobile che ne certifica le buone condizioni. Un certificato necessario, specie quando si vuole chiedere un mutuo. Cosa succede invece, se al momento della richiesta del mutuo, manca il certificato di agibilità? La risposta a questo e ad altri quesiti in questo articolo.

Certificato di agibiltà nel dettaglio

Il certificato di agibilità, ha una validità ufficiale, rilasciato dal comune in cui si trova l’immobile e che attesta le condizioni di sicurezza, di igiene, di risparmio energetico e di salubrità della casa che si va ad acquistare. Come già detto, tale certificato serve soprattutto nel caso di un mutuo, ma va detto che non sono le banche a volerlo. Il tutto si esplicita in base alle norme vigenti, ma nel caso specifico della banca, non è l’ente preposto ad effettuare tale richiesta. Se compratore e venditore sono d’accordo, possono comunque procedere alla compravendita ed il mutuo può essere acceso.

Il valore del certificato

Il certificato, se da un lato non inficia la procedura di compravendita, la quale, agli occhi dell’ente bancario può svolgersi comunque, produce effetti notevoli in merito alla durata dell’atto stesso di compravendita. Infatti, il venditore dell’appartamento, con il certificato di agibilità, assicura al venditore la condizione di sicurezza della casa in cui andrà ad abitare; praticamente, con tale docuento, il compratore dovrebbe essere sicuro che la sua nuova casa sia in buone condizioni strutturali ed igieniche. Nel caso in cui, invece, manca il certificato di agibilità, può far sorgere dei dubbi sui requisiti minimi in possesso dell’appartamento; mancanze che, se dovessero essere verificate potrebbero portare all’esercizio del diritto di recesso da parte del compratore. Nel caso dell’appartamento in affitto invece, il certificato di agibilità è obbligatorio.

Il requisito fondamentale

Da quanto esposto finora, si deduce che, a grandi linee, ci sono casi in cui, il certificato di agibilità non è obbligatorio. In altri casi invece, tale certificazione è più che fondamentale. Un esempio è quando, si verifica la necessità per l’immobile, di essere sottoposto ad una ristrutturazione. In quel caso, non si può prescindere dall’ottenimento del certificato, anche perchè, i lavori di ristrutturazione potrebbero cambiare i parametri di sicurezza della struttura che ospita l’immobile. Inoltre, dal certificato, emerge anche un’idea di massima di quelli che potrebbero essere eventuali costi di ristrutturazione, utili per conoscere l’ammontare della cifra da chiedere all’istituto di credito di riferimento.

Certificato di agibilità: i passaggi per ottenerlo

Il certificato è rilasciato dal Comune. Per ottenerlo è necessaria una verifica preventiva di tutti gli impianti, per accertarsi che tutti siano in regola. Tale certificato si rende necessario anche quando si devono effettuare dei lavori di ampiamento, ristrutturazione o edificazione di una casa ex-novo. Per ottenere il certificato si presenta una domanda al comune, il quale delibererà entro 10 giorni dalla suddetta domanda, comunicando il nome del referente della pratica e, da quel momento ci saranno 30 giorni di tempo per il rilascio del certificato o per la richiesta di ulteriori informazioni. Nel caso di mancata risposta da parte del Comune, vale la regola del silenzio-assenso. In tal caso, infatti, la certificazione di agibilità, sarà da ritenersi comunque rilasciata. In conclusione, la certificaizione non sempre è obbligatoria, ma bisogna verificare caso per caso. La cosa migliore è chiedere ai professionisti del settore.

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