Gli Stati Uniti d’America si sa, sono campioni incontrastati per quanto riguarda “le mode”, ultime fra tutte, quella di provare casa prima di acquistarla.
Perché, se si può provare una macchina prima di comprarla, è giusto, dare all’utente la possibilità di provare anche la casa, investimento molto più importante sia a livello economico, che di “durata”: in genere una casa è per sempre.
Ecco quindi che agenti immobiliari, proprietari e costruttori a stelle e strisce, danno ai potenziali acquirenti la possibilità di abitare nella casa che intendono acquistare per un paio di giorni, in modo da rendersi conto non soltanto della comodità dell’immobile in questione, ma anche di eventuali caratteristiche del quartiere e dei propri vicini: il più delle volte, “i neo proprietari in prova” organizzano delle feste per conoscere i propri vicini di casa, in modo da poter tastare il terreno.
Per quanto riguarda le proprietà di lusso, anche queste inserite nelle possibilità di “prova” , alcuni importanti condomini, “regalano” il soggiorno agli acquirenti che hanno acquistato la casa dopo averla provata.
Ora, una domanda nasce spontanea: ” Ma, l’esperimento ha funzionato? “ La risposta è si! Dati alla mano, gli acquisti nei condomini di lusso sembrano essere sensibilmente aumentati da quanto è permesso provare gli appartamenti.
Che sia il caso di cambiare approccio con il cliente anche qui in Italia ?
