Il tempio di Serapide tra storia e mistero

Situato nel comune di Pozzuoli, il Tempio di Serapide era una sorta di mercato pubblico dell’epoca romana, noto con il nome di macellum. La struttura si trova a pochi passi dal porto ed è una delle attrazioni storiche più importanti non solo di Pozzuoli ma dell’intera Campania. Scopriamo insieme qual è la storia di questo tempio

La storia del tempio di Serapide 

Nonostante la nascita del tempio venga fatta risalire all’età flavia, alcune caratteristiche fanno pensare ad un’origine più avanti nel tempo. In particolare, il la tholos e l’aula absidata situata sulla parte settentrionale hanno portato molti studiosi a datare la nascita di questa struttura al III sec. d.C. Originariamente, il macellum era costituito da una pianta rettangolare ed era su due livelli. L’entrata affacciava sul mare, mentre vicino al portale vi erano delle statue di divinità. All’interno si trovava poi un colonnato in cui erano situate trentasei tabernae e svariate colonne corinzie. Al centro di trovava poi una grande fontana ottagonale. Certo è invece il periodo in cui il tempio è stato riscoperto, ovvero nel XVIII sec. La scoperta però fu del tutto casuale: durante il regno di Carlo III di Borbone la zona venne colpita da un bradisismo che fece riemergere parzialmente la struttura. 

Il nome deriva dal ritrovamento durante gli scavi effettuati poco dopo la sua scoperta di una statua del dio protettore del commercio Serapis. Insieme a tale scultura, furono rinvenute anche due basi di statue con iscrizioni in onore di Alessandro Severo e di sua moglie Barbia Oriana. 

Il volto del tempio oggi è decisamente diverso rispetto al passato. Si estende su un’area di ben 75 metri di lunghezza e 58 metri di larghezza, numeri che rendono il macellum il terzo monumento romano di questo tipo più grande. La struttura è formata da un cortile centrale di ampie dimensioni, intorno al quale sorge un portico. Il simbolo più importante dell’attuale monumento sono sicuramente le tre colonne in marmo cipollino, tra i primi resti ad essere nuovamente portati alla luce. I materiali utilizzati per la costruzione degli interni del tempio erano particolarmente pregiati. Non è dunque molto diverso da altri tipi di macellum, come quelli che si possono trovare a Roma, Cremna o Pompei, ma è senza dubbio quello più integro. 

Il fenomeno del bradisismo e il tempio 

Il macellum fu oggetto di attenzione da parte del mondo scientifico nel corso dei secoli. La struttura infatti rappresentava un ottimo indice metrico per la misurazione del bradisismo. In particolare, vanno menzionati gli studi di Charles Babbage e Charles Lyell sul fenomeno vulcanico della zona. In onore del secondo venne addirittura creato un premio, sulla cui medaglia campeggia il simbolo del Tempio di Serapide. 

Le erosioni causate dal movimento della terra sono ancora ben visibili sulle colonne del tempio e permettono di contrastare con i propri occhi le modifiche verificatesi nel corso degli anni. Inoltre, grazie alla costruzione fatta avviare da Carlo di Borbone di un lapidarium vicino al sito “a uso e diletto dei curiosi forestieri”, la struttura nei secoli è stata anche una meta turistica molto in voga. 

Come arrivare al tempio di Serapide 

Il macellum è osservabile solo dall’esterno. Per arrivarci da Napoli si può prendere la tangenziale e uscire a Pozzuoli oppure prendere dalla stazione di Montesanto la linea Eav, per poi scendere alla stazione Pozzuoli.

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