Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci: storia e curiosità

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci è un edificio storico di Napoli situato nei pressi del centro storico e dell’imponente Orto Botanico.

Questa maestosa chiesa fu costruita nel 1581 per volontà di una comunità di Francescani e viene accompagnata dall’appellativo “alle Croci” per la tradizione legata al culto della Via Crucis lungo la via Michele Tenore che conduce alla chiesa.

In seguito, dopo la riforma dell’ordine, il convento venne trasformato in collegio e il complesso, chiesa compresa, vennero riammodernati da Cosimo Fanzago tra il 1639 e il 1647. Intorno alla metà del Seicento, infatti, il ministro generale dell’allora Ordine degli Osservanti, poi confluiti incaricò il restauro dell’edificio in chiave barocca.

Tale opera di restauro venne eseguita dal celebre architetto Cosimo Fanzago che non modificò completamente l’impianto cinquecentesco della chiesa ma aggiunse l’atrio con doppia facciata a sostegno del coro.

La struttura della chiesa segue in maniera precisa le caratteristiche proprie dell’ordine francescano, con la quasi totale assenza del campanile, formato solo da un semplice “alloggio” per due campane, la divisione dell’interno in tre zone ben distinte (una per le celebrazioni, in cui spiccano l’altare maggiore e un maestoso pulpito, una per i fedeli e una per il coro dei frati),l’uso delle balaustre a separare le cappelle laterali dalla navata centrale (poi in gran parte rimosse negli anni Sessanta del Novecento) e, infine, l’assoluta mancanza di colore nella facciata in segno di rispetto per la Povertà dell’ordine.

Le caratteristiche principali della chiesa

La facciata principale della chiesa si distingue per la presenza di un arco centrale con due elementi laterali architravati, con il portale d’ingresso sormontato dalla statua di San Francesco d’Assisi, attribuita sempre all’architetto Cosimo Fanzago che in origine l’avrebbe realizzata per la Chiesa di Santa Maria La Nova ai Banchi Nuovi.

All’estro e all’ingegno dell’architetto Fanzago si deve anche la realizzazione del puttino presente sulla facciata. I varchi laterali invece originariamente aperti per garantire un effetto prospettico di profondità furono murati a metà Ottocento, periodo di grandi trasformazioni per la chiesa e per l’intero complesso.

A questi anni, infatti, risale l’aggiunta della scalinata che anticipa l’ingresso della chiesa.


All’interno, tra gli elementi architettonici di spicco troviamo l’altare maggiore, alle cui spalle, si erge un magnifico tabernacolo del XVI secolo con angeli in bassorilievo realizzato da Cosimo Fanzago.

Nel paliotto, invece, fu realizzato un pregevole bassorilievo da Carlo Fanzago, figlio di Cosimo, raffigurante il Cristo Morto.


All’interno della chiesa, erano collocate varie statue in legno, scolpite da Giovanni da Napoli e fra’ Diego da Careri, molte delle quali andate perdute; di quelle che rimangono, da segnalare quelle degli Angeli ai lati dell’altare e quella raffigurante San Francesco d’Assisi con le ali, opera di fra’ Diego da Careri, posta nella terza cappella di sinistra.

Nella chiesa sono sepolti Salvator Rosa, Carlo Maratta, Armando Diaz, Paolo Thaon di Revel, Vittorio Emanuele Orlando e il papa Pio IV. Attualmente l’edificio viene spesso usato per celebrare funerali di stato o di personaggi dell’Esercito Italiano.

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