Il Palazzo Pignatelli di Monteleone

  • di Maria Letizia Vigorito
  • 1 anno fa
  • Napoli
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Il Palazzo Pignatelli di Monteleone è uno dei palazzi storici di Napoli.

Situato nel cuore di Piazza del Gesù, deve la sua costruzione proprio alla famiglia da cui trae il nome ovvero la famiglia Pignatelli di Monteleone.

Il duca Nicola Pignatelli, appartenente all’omonima casata, volle affidare la costruzione al celebre architetto napoletano Ferdinando Sanfelice, il quale costruì anche altri due importanti palazzi situati nel quartiere della Sanità. (Palazzo Sanfelice e Palazzo dello Spagnuolo)

Ciò che rende unica la bellezza di questo palazzo è l’alternanza dei materiali utilizzati nella costruzione: alle bugne in marmo bianco si alternano alte colonne composite ornate da mascheroni che fungono da capitelli con i volti di due satiri dai capelli che fanno da volte.

I primi lavori di restauro avvennero già nel 1726 sotto la direzione di Niccolò Tagliacozzi Canale al quale fu affidato il compito di riadattare gli spazi destinati ai mezzi di locomozione della famiglia Pignatelli, tra i quali due carrozze trainate da sei cavalli.

Da quel momento in poi, la dimora nobiliare divenne, come altri rinomati palazzi di Napoli, il centro culturale e sociale dell’aristocrazia napoletana, e andò sempre più arricchendosi e impreziosendosi di opere d’arte dei più grandi maestri nell’arte della pittura: affreschi e tele del Perugino, di Caravaggio, Tiziano, Velasquez, del Parmigianino, Rubens, Luca Giordano, solo per citarne alcuni, andarono a decorare e abbellire i saloni di casa Pignatelli.

Nel corso del XIX secolo, il palazzo fu venduto, subendo ulteriori modifiche e ristrutturazioni: l’ala più grande dell’edificio fu acquistata dal banchiere René Hilaire Degas, nonno del pittore impressionista Edgard che più volte soggiornò in questo palazzo, come ricorda la targa commemorativa posta all’esterno dell’edificio; la parte più piccola entrò in possesso di Gaetano Pandola, imparentato con i Pignatelli.

E’ arrivato ai giorni nostri conservando la magnificenza di un tempo, e nonostante si tratti di un palazzo dal carattere puramente residenziale è ancora possibile ammirare il cortile interno.

Curiosità sul palazzo Pignatelli

All’interno del palazzo sono presenti antiche pitture che ritraggono i fatti più illustri dell’Eneide di Virgilio. Inoltre ritroviamo dei grandi specchi che riflettono dalle diverse pareti le immagini delle volte realizzate dalle scene dipinte ad olio, descritte anche all’interno della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.

Del Palazzo originario ancor oggi si conservano le logge della scala a destra del cortile rifatte nell’Ottocento ed una serie di ambienti coperti con volta a vela all’interno del palazzo nel punto esatto in cui questo affaccia in via Domenico Capitelli ed ambienti all’intero affrescati dal pittore Paolo De Matteis. A completare la bellezza il giardino denominato Paradiso proprio per lo scenario che è possibile ammirare al suo interno.

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