Il Covid cambia i gusti immobiliari degli italiani

L’arrivo del Covid ha stravolto le nostre vite, cambiando il nostro modo di fare e di pensare. Sono cambiati il modo di studiare, il modo di vivere le relazioni, il modo di lavorare ma, soprattutto, sono cambiati gli interessi abitativi degli italiani, sia dal punto di vista della scelta dell’immobile che in termini di geolocalizzazione.

Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia di Bankitalia, in collaborazione con Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate, ha registrato un forte aumento nelle richieste di abitazioni dotate di una metratura più ampia, spazio esterno vivibile o indipendente. Inoltre, è aumentata la percentuale di acquirenti già proprietari di un’abitazione che  vorrebbe cambiare casa.

Per quanto riguarda invece la posizione geografica delle richieste, queste sono particolarmente orientate nelle province del Sud.

L’area con il maggior incremento è Barletta-Andra-Trani, con il  60% di richieste in più rispetto inizio anno. Seguono Rieti (56%), e Agrigento (55%) Reggio Calabria ed Enna (50%) ,  Nuoro (45%), Catanzaro (43%), Ascoli Piceno (41%), e Catania (40%).
Chiudono poi la Top Ten con un egual aumento del 36% Matera, Potenza e Fermo.

Anche per quanto riguarda la domanda di case in affitto, su 65 province in trend positivo più della metà degli incrementi riguardano le provincie del centro-sud (35).

Brindisi (60%) registra il miglior trend, seguita da  Crotone e Vibo Valentia, con il 58% e il 56%. Seguono poi  Catanzaro (52%), Nuoro (50%), Isernia (49%), Teramo (48%) e Agrigento (39%).

Le città metropolitane  in cui le richieste sono aumentate maggiormente sono Verona (59%), Catania (50%)  Genova (32%) e Roma (25%) mentre invece Milano rallenta (-10%). Gli affitti invece mostrano un andamento contrastante, co i cali di Milano (-31%) e Bologna (-29%), z cui fanno da contropartita gli  incrementi di Catania (59%) e Napoli (32%).

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