Affitti brevi, arriva il codice anti-evasione

L’entrata in vigore del decreto crescita ha portato con se una serie di novità per il settore immobiliare.  Di certo una delle più rilevanti tra queste riguarda gli affitti brevi,  regolamentati da un codice identificativo. Questo, che dovrà essere necessariamente abbinato a qualsiasi annuncio online, metterà l’Agenzia delle Entrate in posizione di individuare facilmente  tipologia di struttura, caratteristiche dell’immobile e il proprietario.

La mancata applicazione del codice comporta l’applicazione di multe che vanno  da un minimo di 500 euro, fino ad arrivare a 5mila euro, il tutto a carico del portale in cui viene pubblicato l’annuncio. Tutti i codici verranno raccolti all’interno di una banca dati, e l’obbligo scatterà a partire da agosto di quest’anno.

A cambiare il seguito al decreto crescita è anche la tassa di soggiorno.

Ad ogni Comune viene data la possibilità di controllare direttamente la regolarità dei versamenti mentre, a partire da gennaio del prossimo anno, chi stipula un affitto breve dovrà registrarsi al portale “Alloggiati Web”, di proprietà della Polizia di Stato, dove i dati degli ospiti dovranno essere inseriti entro le 24 ore dal loro arrivo nella struttura, in caso di soggiorno è inferiore alle 24 ore, la comunicazione va inoltrata al momento dell’arrivo.

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