Storia e curiosità sul Parco del Poggio ai Colli Aminei

  • di Mutart
  • 2 anni fa
  • Napoli
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Il quartiere dei Colli Aminei è ricco di zone verdi. Si tratta di un territorio che sorge su una collina della città partenopea, situato a poca distanza dal centro storico. Pur essendo uno dei quartieri più popolosi di Napoli, la zona ospita numerose aree in cui poter godere di un’aria pulita. Oltre al parco di Via Nicolardi, istituito di recente, il parco più importante e conosciuto dell’area è senza dubbio quello del Poggio. 

Storia dei Colli Aminei 

L’origine dei Colli Aminei risale ad alcuni millenni fa. Il nome deriva dallo stupore che i napoletani provavano nell’ammirare la zona, che all’epoca era costituita da orti. Tale stupore portò i cittadini ad attribuirle il nome di Colli ameni, che negli anni si è trasformato in Colli Aminei. C’è però anche un’altra versione riguardo al nome e che chiama in causa la popolazione degli Aminei, i quali colonizzarono il territorio durante il periodo dorico per piantare i vigneti e produrre il vino Falerno, noto anche con il nome di amineo. 

Durante l’epoca romana, i Colli Aminei divennero una zona di villeggiatura dell’aristocrazia. Il passaggio romano è testimoniato anche da alcuni ruderi dell’epoca, come il noto Mausoleo della Conocchia

Dal XVIII la zona, insieme al Vomero, Posillipo e all’Arenella, iniziò ad essere interessata da profondi cambiamenti, a partire dall’avvio di attività di estrazione di tufo presso il Vallone di San Rocco. In particolare, si avviò la lavorazione delle latomie, ovvero delle cave a cielo aperto e dei siti sotterranei, che nei secoli successivi si rilevaranno dei punti strategici per la costruzione di armi. Furono infatti particolarmente importanti durante la seconda guerra mondiale, quando permettevano all’industria di lavorare nonostante i bombardamenti alleati. 

Oggi, i Colli Aminei rappresentano uno dei quartieri centrali della città. Sul territorio sono conservati anche numerosi attrazioni da vedere e anche molte aree verdi. Tra queste, abbiamo ad esempio il Parco di Via Nicolardi, istituito il 5 aprile 2008, il quale è provvisto di una pista di pattinaggio e di un percorso natura. Vicino è possibile trovare anche il Vallone di San Rocco, un’area verde inserita nella riserva urbana delle colline napoletane. Rispetto al primo, il Vallone risulta essere meno accessibile al pubblico. L’area verde più nota della zona è però il parco del Poggio. 

Il Parco del Poggio 

Esteso su una superficie di 40.000 m2 e situato a 195 metri sul livello del mare, il parco conserva al suo interno numerose specie floristiche, come ad esempio i corbezzoli, gli olivi, i medicago arborea, le strelizie, i tamerici, le ginestre ispaniche e i bambù. Il parco sorge all’interno di una cava di tufo, che negli anni sessanta venne utilizzata per la realizzazione del Rione Sapio, posizionato a pochi passi. Solo anni dopo la fine dell’estrazione, l’area è tornata a vivere grazie a un progetto avviato dalla Giunta Bassolino e dal Servizio Progetti del Comune di Napoli, diretto dall’ingegner Bartolomeo Sciannimanica. Gli interventi hanno avuto luogo nel 1998 e sono terminati a cavallo tra il 2000 e il 2001.

Tra le aree che compongono il parco vi è anche una parte dedicata ai bambini, composta da giostre e giochi nei quali poter far divertire i propri piccoli. Si trova poi un piccolo lago semicircolare, adorato da una splendida cascata. Il Parco del Poggio si affaccia su un panorama unico della città. Nella sua parte più bassa, si può infatti accedere ad un paesaggio che va dal Vesuvio fino a Posillipo, con una meravigliosa vista sul golfo e sulle isole campane. 

Fino agli anni sessanta, nella zona dove ora sorge il parco, si trovava un monumento sepolcrale di età romana, risalente alla seconda metà del I sec. d.C. Era noto con il nome de “la Conocchia”, ma nel 1965 il mausoleo venne distrutto durante gli sbancamenti per la lottizzazione dell’area. 

Il Parco del Poggio ospita spesso eventi e rassegne cinematografiche, soprattutto durante il periodo estivo. Per raggiungere l’area basta prendere la metro 1 e scendere alla fermata Colli Aminei. Da qui, bisogna proseguendo a piedi verso la discesa per circa 10 minuti. si potrà accedere all’area. Inoltre, andando avanti lungo la strada si potrà raggiungere anche l’area verde più ampia della città, il Bosco di Capodimonte. 

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