Sotto la città di Napoli: le Catacombe di San Gaudioso

  • di Domenico Modola
  • 3 anni fa
  • Napoli
  • 1

Napoli è una città viva, in superficie e nel sottosuolo. Le Catacombe sono un esempio lampante del fatto che al di sotto del manto stradale cittadino vi sia un’altra città, depositaria di pezzi di storia di un passato più o meno lontano. Le Catacombe di San Gaudioso che si trovano alla Sanità, sotto la Basilica di Santa Maria alla Sanità sono una testimonianza dell’epoca paleocristiana: un lascito davvero importante per ricostruire le origini della religione cattolica ed il difficile percorso di affermazione.

Il luogo delle Catacombe

Il quartiere Sanità è abitato praticamente da sempre. Sin dai tempi dell’Antica Grecia, la zona è sempre stata abitata, ma soprattutto adibita a luogo di culto e di sepoltura. Secondo gli storici, nel luogo dove oggi sorge la Basilica di Santa Maria alla Sanità sotto cui si trovano le Catacombe di San Gaudioso, si trovavano già dei cimiteri ellenici. La Sanità venne chiamata così, per la salubrità dell’aria, per il suo aspetto incontaminato (nel XVII Secolo) ma anche per presunte proprietà miracolose attribuite alla presenza così marcata dei defunti nei luoghi di sepoltura ivi presenti.

Storia delle Catacombe di San Gaudioso

Nel sottosuolo della Basilica di Santa Maria, nel quartiere Sanità, vi sono queste catacombe, intitolate a San Gaudioso. Il Santo, noto come Gaudioso l’africano, vescovo di Abitine in Tunisia, si recò a Napoli durante la sua vita, e si prodigò in opere di bene e nella realizzazione di luoghi di culto. Venne fatto prigioniero dai vandali che lo portarono alla morte tra il 451 e il 453 d.C. su di una nave senza vele e senza remi. Il vescovo venne sepolto ed il luogo di sepoltura divenne meta di fedeli e religiosi: il luogo era proprio quello dove oggi ci sono le Catacombe di San Gaudioso. In breve tempo, si espanse un vero e proprio cimitero ipogeo di origine paleocristiana, che divenne subito meta di pellegrinaggio.

Come si presentano le Catacombe

In genere le catacombe dell’epoca erano allestite in maniera semplice, con poche rappresentazioni artistiche sui muri, recanti perlopiù scene religiose. Le Catacombe di San Gaudioso non sono da meno. All’interno ci sono elementi paleocristiani, a cui si affiancano però delle aggiunte fatte nel XVII Secolo, affreschi e mosaici del V-VI Secolo, ma anche sepolture tipicamente riservate ai nobili, risalenti al ‘600. Queste catacombe poi, hanno ospitato all’insaputa di tutti, un’opera d’arte di tutto rispetto: un affresco raffigurante la Madonna della Sanità. La rappresentazione dovrebbe essere risalente al V-VI Secolo, ed essere quindi la più antica rappresentazione di Maria in Campania. L’affresco è rimasto coperto per molto tempo a causa del fango, ma solo XVI Secolo è stata finalmente riportata alla luce. Ad oggi è difficile stabilire le dimensioni originarie e gli ambienti che le catacombe presentavano all’inizio. Molti ambienti furono colmati alla bisogna, per la realizzazione della Basilica in superficie. Nel Medioevo le Catacombe furono abbandonate, salvo poi essere riprese nel XVI Secolo per essere adibite, nuovamente a luogo di sepoltura.

Le caratteristiche

Gli elementi che costituiscono la caratteristica distintiva delle Catacombe di San Gaudioso sono le cosiddette cantarelle o scolatoi: ambienti sotterranei nei quali trovano spazio i celebri seditoi, ossia scavature fatte nel tufo a forma di sedile. Al di sotto dei vari seditoi era posto un vaso, in cui era usanza, all’epoca, venivano riposti i defunti nobili per essere disseccati. Il cranio dei defunti veniva poi esposto nelle pareti dell’ambulacro e, molti di quelli sono ancora visibili al pubblico. Gli affreschi, i mosaici sono tipici dell’epoca paleocristiana, ed anche il simbolismo rappresentato negli stessi, è perfettamente in linea per le raffigurazioni dell’epoca. L’agnello, il tralcio di vite ed il pesce, sono tra i primi simboli della cristianità e si trovano tutti presenti nelle Catacombe di San Gaudioso. Tra le opere degne di nota, sicuramente l’affresco di Pascenzio: una scena di accoglienza realizzata tra il V e il VI Secolo, che ritrae l’apostolo Pietro mentre accoglie il defunto Pascentius e lo presenta ad una terza persona (forse Cristo o San Paolo).

Partecipa alla discussione

Compare listings

Confrontare