Riserva Naturale Cratere degli Astroni: curiosità sul parco dei Campi Flegrei

  • di Valentina Capone
  • 2 anni fa
  • Napoli
  • 1

Situata tra Napoli e Pozzuoli, l’antica Riserva Naturale degli Astroni è un’area naturale istituita dal Ministero per l’Ambiente nel 1987. Scopriamo insieme qual è la storia di quest’area e le curiosità sul parco dei Campi Flegrei. 

Riserva Naturale Cratere degli Astroni 

L’origine del termine Astroni risale alla parola Sturnis e l’attribuzione di questo nome è dovuta alla forte presenza nell’area di stormi di Aironi. Esistono però anche altre due ipotesi sull’origine del nome, di cui la prima fa riferimento al personaggio mitologico di Sterope, che secondo la leggenda viveva proprio in questo territorio. La seconda invece rimanda al termine Strioni, ovvero gli stregoni che, attraverso le loro magie, creavano dei crateri. 

Inizialmente, la zona era utilizzata per i bagni termali. L’area venne profondamente trasformata da Alfonso I d’Aragona, il quale nel XV secolo creò una zona ricca di selvaggina, trasformandola nella “Tenuta Reale di Caccia”. Nel 1969 l’intera area venne riconosciuta come Oasi della protezione della fauna stanziale e migratoria da parte del Ministero dell’agricoltura e delle foreste dopo una richiesta effettuata dal WWF Italia. Nel 1987 venne invece istituita la Riserva Naturale Cratere degli Astroni.

Il Parco degli Astroni sorge all’interno del cratere. La riserva si estende per 6,5 km di perimetro su una superficie di 247 ettari ed è composta da numerosi sentieri naturali per un totale di 15 km. L’interno non è pianeggiante e a circa 10 s.l.m. nel fondo del cratere sono presenti anche il Lago Grande, Cofaniello Piccolo e Cofaniello Grande. 

La flora e la fauna della Riserva Naturale Cratere degli Astroni 

Nella riserva è presente una vasta varietà di flora e fauna protetta. In particolare, si possono trovare alcune specie di animali rari, tra cui il moscardino e il ghiro. Negli specchi d’acqua si possono ammirare anche la rana rossa e la rana verde. Sono inoltre presenti 130 specie di uccelli protette a livello europeo con la denominazione SPEC (Species of European Conservation Concern).

Tra le specie più particolari che si possono trovare c’è il picchio rosso maggiore, che, dopo l’introduzione avvenuta nel 1998, rappresenta anche il simbolo dell’intera Oasi. Nell’area si trova anche una delle specie di anatra più rare d’Europa, nota con il nome di moretta tabaccata. In particolare, l’anatra nidifica all’interno del Lago Grande degli Astroni. 

Negli stagni ci sono ben 5 specie di serpenti e un’ampia varietà di invertebrati, come ad esempio le libellule e i lepidotteri. Non mancano certamente i mammiferi nell’area. Tra volpe, moscardini, ghiri e talpe, coloro che si avventato per i sentieri della riserva possono ammirare tante specie. 

Per quanto riguarda la vegetazione, quella della riserva subisce le conseguenze della particolare forma di catino che caratterizza l’area. Tale morfologia, unita anche alla presenza di falde acquifere in superficie e di un alto livello di umidità presente nel fondo del cratere, dà luogo alla cosiddetta inversione vegetazionale. Tale fenomeno implica che da una parte, vicino al cratere, si assiste alla crescita di una vegetazione a macchia mediterranea, dall’altra, sul fondo, si verifica la crescita di un bslosco misto deciduo.

Tra le specie vegetali che si trovano nella riserva sono da menzionare la cannuccia di palude, il le ciò, la falsa acacia, il carpino orientale, il pioppo del Canada, il corbezzoli, il ligustro, la ninfea bianca, la farina, il castagno e la quercia rossa americana. La gran parte delle specie sono originarie della zona, ma alcune sono state introdotte. 

Infine, è da menzionare anche la presenza di un centro di educazione ambientale che fornisce informazioni sulle problematiche ambientali e un centro di recupero degli animali selvatici. 

Riserva Naturale Cratere degli Astroni: il luogo ideale per chi desidera un contatto con la natura 

La riserva naturale cratere degli Astroni è dunque un luogo straordinario, dove è possibile respirare dell’aria sana e ammirare numerose specie animali e vegetali. In questa stagione, poi, visitare la zona è l’ideale. Grazie al clima mite, infatti, si potrà godere al meglio delle meraviglie presenti nella riserva.

Partecipa alla discussione

Compare listings

Confrontare