Palazzo Penne: il diavolo a Napoli

  • di Valentina Capone
  • 2 anni fa
  • Napoli
  • 1

L’antico Palazzo Penne è situato nel Largo Banchi Nuovi, precisamente nella piazzetta Teodoro Monticelli. La sua costruzione risale al ‘400 e ancora oggi rappresenta uno degli edifici più caratteristici della città. È noto soprattutto per esser stato “il palazzo del diavolo”. In seguito approfondiremo questa leggenda, ma prima vediamo qual è la storia del palazzo. 

La storia del Palazzo Penne

Costruito su tre livelli, l’architettura del Palazzo Penne è un miscuglio tra quella catalana e toscana. Sopra l’arco del portone d’ingresso è raffigurato il simbolo della casata, ovvero delle penne, mentre invece sulla facciata campeggia il giglio angioino. All’ingresso vi è un portale con un arco depresso, su cui è incisa la scritta in latino:

«Qui ducis vulturs nec aspicis sta libenter omnibus invidea in-vide nemo tibi»

In italiano la frase significa “Tu che giri la testa, o invidioso, e non guardi volentieri questo (palazzo), possa di tutti essere invidioso, nessuno lo è di te”.

La costruzione del palazzo risale al 1404, quando Antonio Penne, consigliere del Re Ladislao di Durazzo, commissionò la sua realizzazione ad Antonio Baboccio da Piperno. Dopo la morte di Penne, succedettero alla proprietà diverse famiglie nobili, tra cui quella dei Rocco e dei Capano. 

Dopo aver ospitato personaggi di spicco dell’epoca, il palazzo divenne, nel 1683, la sede dell’ordine dei Somaschi e, nel XVIII secolo, la residenza del vulcanologo Teodoro Monticelli, il quale trasformò il palazzo in un museo di mineralogia. Al suo interno, al terzo piano, fece costruire anche una biblioteca. Alla sua morte, venne affidato tutto all’Università, mentre la proprietà del palazzo passò al nipote. In epoca recente, nel 2002, il palazzo è passato nelle mani della Regione Campania. Nel 2004, invece, è stato ceduto all’Università Orientale in comodato d’uso per la costruzione di un polo universitario. Tuttavia, gli interventi per dare nuova vita al palazzo non andarono mai in porto. Nel 2008 la struttura è stata oggetto di lavori di messa in sicurezza e nel 2013 sono iniziati i lavori di restauro.  

La leggenda del palazzo del diavolo 

Secondo una leggenda, il Palazzo Penne è stato realizzato in una notte e con l’aiuto del diavolo. Il proprietario originario, Antonio Penne, era innamorato di una ragazza, che lui chiese in sposa. La ragazza acconsentì ma ad una condizione, ovvero che Antonio avesse costruito il palazzo in una notte come pegno d’amore. Per soddisfare le richieste della giovane, Penne chiese aiuto addirittura al diavolo, che, però, in cambio dell’ausilio chiese la sua anima, mettendo il tutto per iscritto. Dal canto suo, Antonio impose un’ulteriore condizione: lui avrebbe ceduto l’anima solo se il diavolo avesse contato i chicchi di grano sparsi da lui stesso nel cortile.  

Una volta costruito, quindi, Penne sparse il grano insieme alla pece, per cui nel momento in cui il demonio tentò di prelevare i chicchi, questi si attacavano alle sue mani. Per il diavolo quindi era impossibile contarli e, secondo la leggenda, a questo punto Antonio Penne si fece il segno della croce, facendo sprofondare il diavolo in una voragine che si aprì dopo il suo gesto. 

Partecipa alla discussione

Compare listings

Confrontare