Palazzi di Napoli. Il palazzo dello Spagnuolo

Quando si gira per il centro storico di Napoli, bisogna fare attenzione a tutti i particolari; dalle stradine, ai palazzi, alle rifinuture che adornano quest’ultimi, è tutto una continua scoperta. Molte bellezze si nascondono tra i vicoli, lontane dalle vie centrali del turismo e bisogna aguzzare la vista per scorgerle e visitarle. Tra queste si annovera sicuramente il palazzo dello Spagnuolo, suggestiva opera architettonica, abitabile, che sorge a via Vergini alla Sanità, nel cuore pulsante di Napoli. Su questo palazzo ci sono svariate curiosità ed altrettanto aneddoti che si raccontano di seguito.

Il palazzo dello Spagnuolo: la storia

Il palazzo venne costruito nel 1738, dall’architetto Ferdinando Sanfelice. Si racconta che nel ‘700, sotto il dominio dei Borbone, quando i sovrani dovevano recarsi alla Reggia di Capodimonte, transitavano per via Vergini alla Sanità. Tuttavia, la strada risultava talmente ripida che, i cavalli al traino della carrozza reale, non riuscivano a percorrerla. Per questo motivo i cavalli venivano sostitutiti con dei buoi e, questa sostituzione aveva luogo proprio all’interno del palazzo dello Spagnuolo. Una straordinaria occasione per il popolo napoletano di vedere il re da vicino, ma anche una sorta di rituale.

La committenza

Il palazzo venne commissionato dal marchese Nicola Moscati il quale, a seguito del matrimonio della figlia con il barone di Albanella, decise di regalare ai novelli sposi, la proprietà di due palazzi molto vicini. Per questo motivo commissionò i lavori e la realizzazione di una struttura ex novo. Tuttavia, solo qualche anno dopo, il palazzo venne detto “dello Spagnuolo”, ossia quando, nel 1813 venne acquistato da Tommaso Atienza, un eccentrico aristocratico, detto lo Spagnolo, il quale si occupò di effettuare alcuni lavori all’interno della struttura, tra cui la decorazione dei soffitti degli archi.

La struttura architettonica

L’architetto Sanfelice, era noto per la realizzazione di costruzioni innovative e stravaganti e, palazzo dello Spagnuolo rientra a pieno titolo tra queste. Sostanzialmente la struttura collega due palazzi attraverso lo stesso portale e, le scale del palazzo che convergono verso il portale, sono fatte in un modo, ritenuto stravagante per l’epoca, tant’è che molti credevano che tali scale sarebbero crollate da un momento all’altro. Il portale caratterizzato dalle scale a doppia rampa, e dagli ampi archi che ne seguono l’andamento e che affacciano sull’interno del palazzo, in quanto costituiscono la facciata interna dello stesso. Inoltre, lo spazio dedicato alle due rampe di scale è finemente decorato secondo lo stile dell’epoca barocca. In particolare spicca la rappresentazione di due sirene a lato dei frontoni, con ali e code di pesce. Altri elementi, come la stella a otto punte, sembrano essere chiari richiami ad elementi esoterici e misteriosi. Più uniche che rare invece, sono le decorazioni in stucco che, vennero aggiunte al palazzo nel 1740 da Aniello Prezioso e che ritraggono i volti della famiglia originaria del palazzo.

Il palazzo dello Spagnuolo ed il legame con Napoli

Come si può evincere fino ad ora, il palazzo dello Spagnuolo è stato protagonista di tante vicissitudini, che lo legano indissolubilmente al tessuto sociale di Napoli. Il popolo infatti, si è sempre sentito particolarmente legato a questo palazzo; inizialmente perchè era il luogo in cui si poteva ammirare il re da vicino, poi perchè in quegli archi ha avuto casa il deposito delle “guarattelle”, ossia un museo dei burattini e delle marionette.

Un palazzo monumentale

Nel 1925 l’edificio venne visitato dal re d’Italia Umberto I di Savoia, il quale lo dichiarò monumento nazionale. Oggi la proprietà del palazzo è frazionata, divisa in tante piccole parti. Una parte del palazzo, nello specifico il secondo ed il terzo piano, è destinata ad area museale, per un progetto che prevede l’installazione di un museo dedicato a Totò. L’ultimo piano invece appartiene alla Regione Campania che provvede alla restaurazione. Il palazzo dello Spagnuolo è facilmente raggiungibile con la Metropolitana ed il portone d’ingresso è sempre aperto.

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