Mostra d’oltremare di Napoli: storia e curiosità

  • di Daniela de Cicco
  • 2 anni fa
  • Napoli
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La città di Napoli si estende ben oltre il noto centro storico. Interi quartieri sorti nelle immediate vicinanze del nucleo storico, sono passati nel corso degli anni, da semplici borgate agricole, a veri e propri insediamenti urbani. Uno di questi quartieri è sicuramente Fuorigrotta, cresciuto a dismisura dagli inizi del ‘900, grazie anche ad una delle opere architettoniche più interessanti del tempo: la Mostra d’oltremare. Uno spazio fieristico nato come il fiore all’occhiello del governo fascista dell’epoca, in grado di ospitare eventi e manifestazioni che interessano un pubblico molto vasto.

Mostra d’oltremare: la storia

La Mostra fu voluta fortemente da Mussolini, il quale puntò su quest’opera per fart partire il rilancio di Napoli. I lavori durarono poco più di un anno e rappresentava in tutto e per tutto il simbolo della politica coloniale fascista. Infatti, Napoli venne considerata dal regime un vero e proprio punto di partenza per tale politica e la Mostra d’oltremare aveva, sin dal nome, questo scopo preciso. Aperti i battenti nel 1940, fu inaugurata dall’onorevole Vincenzo Tecchio, e presenziò persino il re Vittorio Emanuele III. La Mostra ospitò fin da subito le manifestazioni utili al governo per mostrare l’espansione politica ed economica dell’Italia di quei tempi. Anche la scelta della location non fu casuale: la zona flegrea era considerata uno snodo molto importante per il commercio e per il turismo, data la vicinanza al mare ed al sito archeologico di Cuma. La costruzione della Mostra portò con sè la possibilità la creazione di tanti insediamenti. Sorsero decine di palazzi lungo viale Augusto, il viale che dava sull’ingresso principale della Mostra. Le esposizioni all’interno della Mostra vennero tuttavia sospese molto presto, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. I bombardamenti che colpirono Napoli, interessarono anche la Mostra, che ne uscì molto danneggiata.

La struttura

La costruzione fu realizzata in 16 mesi circa. Lo spazio fu progettato da Marcello Canino, il quale progettò gli spazi interni basandosi su tre assi come se fossero tre decumani. La Mostra, le cui strutture furono organizzate su un perimetro di circa 1.000.000 di metri quadrati, venne pensata come esempio della potenza coloniale d’oltremare. Per questo motivo, infatti, le costruzioni interne vennero costruite cercando di ricordare le peculiarità dei territori conquistati dal colonialismo. All’interno furono realizzati (e qualcuno c’è ancora) 36 padiglioni espositivi, palazzi degli uffici, un’arena all’aperto con capienza fino a 10.000 persone; due teatri; una piscina olimpionica; ristoranti e caffè; un parco divertimenti, uno zoo ed un acquario. Nel perimetro della Mostra inoltre, venne inclusa anche un’area archeologica già esistente, contenente ritrovamenti di epoca romana. L’area della Mostra, molto danneggiata dai bombardamenti bellici, subì uno stato d’abbandono per circa un decennio; solo nel 1952, partirono i lavori per riqualificarla.

Le alterne fortune e la ripresa

I tentativi di riqualificare la Mostra non andarono a buon fine. Gli enti che si impegnarono per il recupero, cercavano di dare una nuova anima alla struttura, rinnovandone la vocazione turistica ed economica, ma in molti casi fu un buco nell’acqua. Nel 1980, la Mostra divenne un rifugio per gli sfollati del terremoto, cosa che contribuì a generare degrado e abbandono. Per ospitare a sufficienza gli sfollati, vennero abbattuti importanti padiglioni, alcuni dei quali rappresentavano l’arte moderna napoletana, mentre altri contenevano serre botaniche. Venne abbattuta anche l’arena flegrea, poi ricostruita anni dopo. La vera riqualificazione della Mostra d’oltremare ebbe inizio verso gli anni ’90, con l’ente Mostra d’oltremare Spa, e la partecipazione del Comune di Napoli, Provincia di Napoli, Camera di Commercio e della Regione Campania.

La Mostra d’oltremare oggi

Oggi la Mostra d’oltremare è uno dei più importanti poli fieristici del sud Italia, seconda solo alla Fiera del Levante di Bari. La superficie attuale è di circa 720.000 metri quadri e ci sono numerosi edifici di interesse storico-architettonico, oltre a padiglioni più moderni, fontane monumentali come quella dell’Esedra, un acquario tropicale e giardini con grande varietà di specie arboree, oltre che un parco archeologico. La Mostra d’oltremare ospita importanti kermesse annuali, come il Comicon, la celebre fiera di fumetti, videogames, e cosplayer, che attira visitatori e appassionati da tutta Italia. Altro evento importante è la Fiera dell’Oriente che si tiene annualmente presso la Mostra, ospitando prodotti esotici e attrazioni insolite.

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