La storia di Bagnoli

  • di Domenico Modola
  • 2 anni fa
  • Napoli
  • 1

Napoli non è solo centro storico. Interi quartieri abbracciano infatti la zona centrale della città, ed anche se sono stati oggetto di urbanizzazione soltanto in tempi recenti, custodiscono gelosamente identità e storia che vanno comunque annoverate. Uno degli esempi in tal senso è rappresentato dal quartiere di Bagnoli, appartenente alla decima municipalità di Napoli assieme a Fuorigrotta, e simbolicamente identificato come la porta della città verso i Campi Flegrei. Ecco una serie di informazioni, curiosità e cose da vedere su Bagnoli.

Bagnoli: un quartiere di carattere

Il quartiere di Bagnoli ha in sè dei trascorsi che lo rendono molto particolare, se paragonato ad altri quartieri di altre municipalità. Sicuramente passa alla storia per le sue vicende industriali, finite in un modo non troppo felice, ma la realtà è che Bagnoli vanta un carattere molto forte, costituito da progetti di recupero degli spazi industriali dismessi, in un luogo in cui, i punti panoramici e le cose da vedere, non mancano di certo.

Il panorama di Bagnoli

Per molti, Bagnoli è davvero la porta di Napoli per i Campi Flegrei. Il panorama offre molto anche qui, specie se si intende partire con un percorso panoramico che porta verso il mare. Idealmente, la porta di Bagnoli parte da Posillipo, laddove si prosegue per Discesa Coroglio, una stradina tortuosa in discesa che conduce direttamente verso il Litorale bagnolese. Una strada che, mentre si scende offre numerosi scorci, i quali culminano sul mare, da cui si gode di una vista molto estesa, con, da un lato il Golfo di Napoli e dall’altro la zona Flegrea. Inoltre da Coroglio si accede anche alla Grotta di Seiano, un traforo nella collina che passa per Baia di Trentaremi e conduce verso la villa imperiale Pausillypon, un parco archeologico tra i più belli in assoluto.

La storia

La zona su cui sorge Bagnoli, rappresenta in tutto e per tutto la romanità della città di Napoli. La nomenclatura delle strade indica infatti, le origini del quartiere e della città, con i nomi di Enea, Eurialo, Plinio, Niso ecc. a caratterizzare le vie principali. Bagnoli comunque nasce come porto-emporio, in supporto della città portuale di Pozzuoli, punto di riferimento per l’Antica Roma. Etimologicamente, Bagnoli deriva da Balneoleum, per la presenza di sorgenti termali dalle virtù terapeutiche, di cui si servivano gli antichi. Quelle sorgenti termali sono poi svanite con il tempo, ma il nome è rimasto. Per secoli, il quartiere è rimasto caratterizzato da una scarsa urbanizzazione e dall’attività perlopiù marittima. Solo nell’800, per opera del marchese Candido Giusso, parte l’urbanizzazione che darà l’inizio alla forma attuale del quartiere. In pochi anni quindi, Bagnoli si trasforma in un piccolo borgo residenziale, circondato dalla campagna e costellato da piccole realtà industriali. Infine, di lì a poco sarebbe nata la ferrovia Cumana, prima fonte di collegamento per il quartiere al centro storico di Napoli.

Bagnoli e l’industria

Bagnoli è legata storicamente alla presenza delle industrie pesanti. Nel 1904, la legge del risanamento italiano, individuò nell’area di Coroglio, il luogo adatto per l’apertura dello stabilimento delle acciaierie Ilva, conosciuta come Italsider. La nuova fabbrica, una delle più importanti del Sud Italia, venne salutata con entusiasmo, per la possibilità di nuovi posti di lavoro e di sviluppo della zona. Questo anche perchè, all’epoca non si conoscevano bene gli effetti negativi dell’industria pesante, sul valore del territorio e sull’inquinamento. Italsider è stato uno stabilimento attivo fino all’inizio degli anni ’90, quando la realtà industriale è venuta meno.

Dall’Italsider in poi

Dopo il fenomeno Italsider, il quartiere aveva bisogno di una nuova identità che desse lustro ed attenzione alla zona. Si pensò quindi di recuperare la vecchia vocazione turistica, puntando alla bonifica di spiagge e terreni, oltre che al recupero di parte dei capannoni destinati un tempo a depositi. Nonostante i progetti di recupero e riqualificazione dell’area Ex Italsider stentavano a nascere, il quartiere si riprendeva la propria identità. In poco tempo è sorto l’Arenile di Bagnoli, una zona su spiaggia con locali per la movida; poi è stata la volta della spiaggia di Coroglio, rimessa a nuovo e resa funzionale. Inoltre, sempre lungo il litorale, è stato recuperato il Pontile di Bagnoli, una piattaforma lunga 900 metri, che negli anni ’60 serviva da attracco per le navi industriali dell’Italsider, ed oggi adibita a passeggiata panoramica. La piattaforma infatti, consente di camminare letteralmente sul mare, e dal suo punto più estremo di godere una vista panoramica sia del Golfo, che del quartiere di Bagnoli.

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