La Basilica incoronata madre del buon consiglio: la piccola San Pietro di Napoli

  • di Valentina Capone
  • 3 anni fa
  • Napoli
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Le bellezze di Napoli non sono tutte concentrate all’interno del centro storico. Tracce del passato, monumenti e luoghi religiosi, sono presenti lungo tutto il perimetro cittadino. Poco lontano dal centro infatti, lungo la strada che porta verso la Reggia di Capodimonte, si trova la Basilica Incoronta madre del buon consiglio: una stupenda struttura che, per certi versi, ricorda un pò quella di San Pietro a Roma. Si tratta di una basilica sensazionale, che è visibile dalla strada che porta verso la parte alta della città.

Le origini della Basilica

La Basilica Incoronata madre del buon consiglio venne realizzata dall’architetto Vincenzo Veccia, il quale si ispirò proprio alla Basilica di San Pietro a Roma, ed è per questo che quella di Capodimonte è definita la “San Pietro di Napoli”. La committenza venne da Maria di Gesù Landi, una donna molto devota e allo stesso tempo conosciuta e stimata dal popolo di Napoli. La donna, devota alla Madonna del Buon Consiglio, commissionò dapprima un dipinto della Madonna, nel 1844. La costruzione della Basilica però, ebbe inizio solo dopo molti anni, a ridosso del ‘900.

Gli eventi miracolosi

Il riconoscimento del culto e le fasi che precedettero la costruzione della Basilica furono accompagnati da due eventi ritenuti miracolosi. Pare infatti, che il dipinto della Madonna, riuscì a fermare l’epidemia di colera che colpì Napoli nel 1844. Il secondo episodio miracoloso attribuito al quadro, avvenne nel 1906: un’eruzione del Vesuvio, fermata pare, dall’esposizione del quadro da parte della donna devota. Ad ogni modo, questi due eventi consentirono alla ormai Suor Maria, di ottenere il riconoscimento del culto e l’incoronazione del quadro. Da quel momento, il quadro della Madonna del Buon Consiglio divenne oggetto di venerazione e, l’afflusso sempre maggiore di pellegrini, richiese la necessità di ereggere la Basilica.

La costruzione

I lavori non iniziarono prima del 1920 e venne consacrata nel 1960. Ad oggi è una delle chiese più giovani di Napoli. Il vanto assoluto della Basilica è la sua cupola, visibile da vari punti della città, persino dalla tangenziale. All’interno della struttura, ci sono opere d’arte di grande valore, nonostante la chiesa sia di costruzione piuttosto recente. I dipinti presenti al suo interno infatti, sono stati recuperati negli anni, da chiese che sono state demolite o ritenute pericolanti. Tra le firme più prestigiose si annoverano sicuramente quelle di Andrea Vaccaro, Fabrizio Santafede, Francesco Solimena e Giuseppe Simonelli. Su tutti però spicca il dipinto della Resurrezione di Gesù, realizzato da Luca Giordano, mentre per quanto riguarda le sculture, vi sono 8 statue scolpite da Michelangelo Naccherino ed infine, una copia della Pietà di Michelangelo. Ultimo arrivato invece, è il busto dedicato a Giovanni Paolo II che nel 1990 si recò in visita alla Basilica.

Le cappelle

All’interno della Basilica Incoronata madre del buon consiglio, ci sono anche delle cappelle, che ospitano cardinali, sacerdoti e sovrani che, in qualche modo, hanno avuto a che fare con Napoli e con la Basilica stessa. Tra queste si annoverano le tombe di alcuni esponenti del casato dei Savoia, tra cui la duchesse d’Aosta, Elena ed Anna d’Orlèans, situate nella cappella della Pietà. Poi ci sono le tombe dei cardinali Alessio Ascalesi, Corrado Ursi e Michele Giordano. Ovviamente anche Suor Maria di Gesù Landi, la promotrice della Basilica, riposa al suo interno, nella sagrestia. La Basilica venne realizzata sulle Catacombe di San Gennaro ed infatti, dal giardino interno, vi si può accedere con facilità, e visitare la tomba del Santo patrono di Napoli.

La storia del fantasma della sposa infelice

Anche su questa Basilica non mancano le leggende e le storie misteriose che albergano in molti luoghi significativi di Napoli. Per la Basilica la storia è quella del fantasma della sposa infelice. Si racconta infatti che durante le notti di primavera, il fantasma di una giovane donna appaia sui gradini della Basilica, vestita con un abito da sposa rigorosamente bianco e con un lung strascico. Secondo quanto si racconta, il fantasma sarebbe di una giovane ragazza napoletana che, avrebbe dovuto sposarsi proprio nella Basilica, ma si ammalò di tisi e morì poco prima delle nozze. Ad ogni modo, sembra che il fantasma sia visibile soltanto alle donne nubili.

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