Il Pio Monte della Misericordia: l’Istituzione benefica di Napoli

Nel cuore di Napoli, lungo il Decumano Maggiore, è situato il Pio Monte della Misericordia, un edificio storico eretto nel XVII secolo.

Il Pio Monte della Misericordia nacque come istituzione benefica laica per volere di sette nobili napoletani coscienti della vera essenza della città. Un città piena di contraddizioni e bellezza, abitata da una popolazione bisognosa di aiuto e solidarietà.

Il palazzo ospita al suo interno una chiesa Seicentesca dove è possibile ammirare la tela le Sette opere di Misericordia del Caravaggio, ritenuta una delle pitture più importanti del Seicento.

La fondazione benefica

Era il 1601 e sette giovani nobili napoletani composti da Astorgio Agnese, Giovan Battista d’Alessandro, Giovanni Andrea Gambacorta, Girolamo Lagnì, Giovan Battista Manso, Giovan Vincenzo Piscicelli, Cesare Sersale, si riunivano ogni giorno all’ospedale degli Incurabili per discutere del loro programma di assistenza agli ammalati. Il progetto venne portato avanti e le opere benefiche aumentarono fino ad accumulare un cospicuo capitale.

Fu allora che con grande passione e determinazione, fu fondato, l’anno successivo il Pio Monte della Misericordia, ente benefico che da quel momento si occupò di organizzare le risorse volte alla realizzazione di eventi benefici con lo scopo principale di:

  • soccorrere gli indigenti
  • assistere gli infermi
  • assistere i carcerati
  • liberare i detenuti per debiti
  • dare alloggio ai pellegrini.

Nel 1603, data la validità del progetto, venne redatto lo statuto del Pio Monte della Misericordia, approvato dal vicerè e dal Papa.

La prima sede

In un primo momento venne scelta come sede dell’ente benefico una piccola chiesa costruita tra il 1607 e il 1621 da Giovan Giacomo di Conforto.

Dello stesso periodo sono la maggior parte delle tele commissionate per il Pio Monte della Misericordia, tra cui le Sette opere di Misericordia di Caravaggio che porta con se un simpatico aneddoto.

L’opera dell’artista milanese piacque così tanto ai governatori del Pio Monte che imposero che il dipinto venisse apposto nella cappella per la quale era stato dipinto, senza alcuna possibilità di rimozione o spostamento anche per gli anni successivi. Inoltre imposero il divieto di riproduzione e copia del dipinto.

Nonostante l’ente benefica fosse di natura laica, instaurò fin dalla sua nascita un rapporto di collaborazione con l’ordine dei Gesuiti, per i quali furono stanziati più volte nel corso degli anni, dei fondi per costruire delle strutture gestite da loro.

La nuova sede

Successivamente al 1653, la chiesa fu demolità per essere ricostruita completamente e riprogettata in uno stabile più grande.

Il nuovo progetto fu affidato in un primo momento all’architetto Francesco Antonio Picchiatti, che si occupò di dare al Pio Monte di Misericordia l’aspetto che noi tutti oggi conosciamo.

I lavori proseguirono dal 1666 e il 1680 con molta attenzione alla costruzione della chiesa e della sua maestosa cupola.

Lavorarono al progetto artisti come Andrea Falcone, Pietro Pelliccia e Bonaventura Presti, allievo del Pelliccia. Fu proprio in questo periodo inoltre, che vennero commissionate opere di grande rilevanza come la Deposizione di Cristo di Luca Giordano.

La Quadreria

La quadreria del Pio Monte di Misericordia istituito nel 1914 vanta ben 140 tele dipinte nel periodo che va dal Cinquecento all’Ottocento frutto di donazioni benefiche fatte all’ente, tra cui la cospicua collezione ad opera di Francesco De Mura.

Oggi nella quadreria sono presenti molte opere a tema misericordia, realizzate da diversi artisti contemporanei.

Il Pio Monte della Misericordia oggi.

Oltre a custodire un patrimonio artistico e culturale davvero molto vasto, oggi il Pio Monte della Misericordia è ancora fortemente attivo sul territorio napoletano con progetti di assistenza per i più deboli.

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