Il miracolo del sangue di San Gennaro, santo patrono di Napoli

  • di Domenico Modola
  • 3 anni fa
  • Napoli
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Napoli è una città dalle mille tradizioni; molte di queste affondano le radici all’interno della cultura popolare, fortemente caratterizzata da aspetti religiosi, rituali e folkloristici. Una di queste tradizioni è quella del famoso miracolo di San Gennaro, santo patrono di Napoli, che consiste nello scioglimento del sangue del santo custodito in un’ampolla. Un prodigio che avviene tre volte all’anno.

La storia di Gennaro, Vescovo di Benevento

Gennaro nacque a Benevento il 21 aprile 272, e lì divenne presto Vescovo della città. L’epoca era quella delle persecuzioni che gli antichi romani praticavano a danno di chi professava la religione cattolica e quindi, i vescovi come Gennaro, andavano in giro a professare la religione cattolica e dare conforto a chi veniva imprigionato per la propria fede. Fu proprio per una di queste missioni di fede che Gennaro, si recò a Pozzuoli. Qui andò a portare conforto a Sossio, il diacono di Miseno, imprigionato da Dragonzio, governatore romano delle regioni campane. Per questo motivo anche Gennaro venne arrestato e successivamente decapitato. Correva l’anno 305.

San Gennaro e Napoli

Le doti miracolose di San Gennaro ebbero eco in varie zone d’Italia, specie a Napoli, dove il santo, catturò subito le simpatie del popolo. Di lui si racconta che avrebbe domato i leoni e che avrebbe fermato le esecuzioni. Tanto bastò ai napoletani per accrescere la fiducia riposta in lui. In breve si sviluppò un vero e proprio culto di San Gennaro a Napoli, tanto che furono i cittadini stesso a volerlo come patrono. Le reliquie furono portate a Napoli e custodite in una chiesa che si trovava dove oggi sorge il Duomo di Napoli. Queste furono tuttavia trafugate dai longobardi per essere portate a Benevento e poi a Montevergine, ma fecero ritorno in città per volere degli Angioni, nel 1305.

Il miracolo del sangue di San Gennaro

La leggenda vuole che il sangue del Santo, fosse stato raccolto da Eusebia, una popolana, che lo custodì in due ampolle: una con poche tracce di sangue e l’altra più piena, che è quella utilizzata dai vescovi per il rituale. Secondo molti, la prima liquefazione del sangue si è avuta ai tempi di Costantino I, pochi anni dopo la morte di Gennaro, ma il miracolo, canonizzato ed accertato, si ebbe solo nel 1389. In quel caso furono centinaia i napoletani che accorsero per vedere con i propri occhi il miracolo dello scioglimento del sangue.

Il rituale

La cerimonia del miracolo di San Gennaro avviene tre volte: a maggio, il 19 settembre ed il 16 dicembre. In tutte e tre le occasioni il rituale si svolge mediante delle dinamiche ben precise. Il Vescovo di Napoli estrae l’ampolla contentente il sangue del santo, la mostra alla folla che gremisce il Duomo e comincia a scuoterla mediante dei gesti rituali. Il tutto avviene in una suggestiva atmosfera di preghiera e supplica nei confronti del Santo. Dopo lo scioglimento del sangue, la preghiera diventa liberatoria e si prosegue con le funzioni religiose.

Se il sangue non si scioglie: i cattivi presagi

La preghiera dei fedeli napoletani non è una supplica, ma quasi un imperativo. Sembra quasi che il popolo esiga il miracolo di San Gennaro. La credenza popolare infatti, si affida molto alla riuscita del miracolo del Santo, questo perchè, alcuni disastri del passato sono accaduti proprio in concomitanza del mancato scioglimento del sangue. Per molti quindi, se il sangue non si scioglie, ci sono sventure dietro l’angolo pronte per colpire la città. San Gennaro non fece il miracolo nel 1980, ad esempio, e la popolazione interpretò il sisma dell’Irpinia a questo mancato avvenimento. Lo stesso è avvenuto nel 2020 con il Covid; ma in passato si ricordano anche pestilenze, carestie e attacchi dei pirati, attribuiti al mancato scioglimento del sangue di San Gennaro.

Cosa dice la scienza.

Per molti anni la scienza ha cercato di fornire un’interpretazione che avesse una validità scientifica in merito al fatto che il sangue, naturalmente coagulato, si sciolga praticamente a comando. La popolazione non vuole sentire ragioni e per anni, chiesa e cittadini si sono mostrati reticenti di fronte alle richieste degli istituti scientifici. Il fenomeno, dal punto di vista scientifico, è interpretato come paranormale, tanto è vero che, dopo tante resistenze, negli anni ’90 intervenne il CICAP, per analizzare il fenomeno. In un dettagliato dossier, diffuso solo dopo alcuni anni, si ipotizzò che il sangue di San Gennaro si scioglie a causa della presenza di molosite, un minerale vesuviano, che consente alle sostanze in cui è presente di liquefarsi.

San Gennaro e la città di Napoli

San Gennaro è Napoli. Oltre ad essere il Santo Patrono è anche un vero e proprio simbolo. Il suo valore altamente simbolico è evidente in ogni cittadino, credente o meno. La figura di San Gennaro, con il suo busto bronzeo è interpretato in mille modi, nell’arte, nella musica, nella scultura e nel design. Anche il miracolo compiuto dello scioglimento del sangue attira tutti, a prescindere dall’opinione, e pone tutti in silenziosa preghiera.

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