I Bagni della Regina Giovanna: guida per scoprire l’oasi naturale di Sorrento

  • di Valentina Capone
  • 2 anni fa
  • Napoli
  • 1
Bagni Regina Giovanna

Situati sul promontorio di Punta Capo a Sorrento, più precisamente sulla costa dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, i Bagni della Regina Giovanna rappresentano una delle tante perle della penisola campana. Si tratta di un’oasi naturale e sito archeologico, le cui origini risalgono a molti secoli fa. La storia di questo spettacolare posto è testimoniata anche dalla presenza dei resti di alcune strutture antiche, come la villa di Pollio Felice. In questo articolo cercheremo di capire insieme come scoprire questo angolo di paradiso. 

Storia dei Bagni della Regina GIovanna 

Come già accennato, i Bagni della Regina Giovanna sorgono vicino alla villa del patrizio romano Pollio Felice. La struttura risale al I° sec. a.C. e originariamente aveva dimensioni molto ampie (circa 30.000 mq). Oggi, però, di questa meraviglia architettonica è possibile ammirarne solo alcuni resti. 

Tornando ai Bagni, il nome che li caratterizza fa riferimento alla Regina Giovanna II d’Angiò-Durazzo. Secondo un’antica leggenda, infatti, la Regina amava trascorrere la stagione estiva in questa località insieme ai suoi amanti. 

Alla scoperta dell’oasi naturale 

Per raggiungere l’oasi naturale è necessario effettuare un percorso a piedi della durata di una trentina di minuti. L’escursione parte a capo di Sorrento e, proseguendo lungo il sentiero, ci si ritrova di fronte alla scogliera calcarea a picco sul mare. Qui, poco distante, si può ammirare ciò che rimane della villa di Pollio Felice. Più avanti, salendo una piccola scalinata, si giunge ad una laguna dalle acque limpide, perfetta per fare un bagno a metà percorso. 

Una volta giunti al capo della scogliera si può ammirare un panorama unico che si estende da Sorrento fino alle isole di Procida e Ischia, passando per l’interno golfo di Napoli. La conca, inoltre, venne scelta anche da Dino Risi per dare le scene al film del 1955 “Pane, Amore e…”, con protagonisti Vittorio De Sica e Sophia Loren. 

Il percorso non è particolarmente difficoltoso, ma dato che i fondali sono fatti di ciottoli, può essere una buona idea portare con sé delle scarpe comode e resistenti, soprattutto per affrontare gli scogli. Inoltre, si consiglia di effettuare l’escursione al mattino presto oppure al tramonto, quando la zona è meno affollata e si possono godere meglio le sue bellezze. Non essendovi ristoranti o bar dove poter sostare, è consigliato anche di assicurarsi una buona scorta d’acqua. Infine, bisogna ricordarsi sempre di essere all’interno di una zona naturale e archeologica, per cui è necessario fare attenzione a dove gettare i rifiuti. A tal proposito, esiste un’area specifica per la raccolta differenziata. 

Per arrivare al Capo di Sorrento ci sono diverse possibilità. Quella più comoda prevede l’utilizzo dell’autobus, da prendere alla stazione della circumvesuviana di Sorrento. Da qui, proseguendo verso Massa Lubrense, si arriva a destinazione in poco tempo.

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