Dai Romani ai giorni nostri: l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli

  • di Valentina Capone
  • 2 anni fa
  • Napoli
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Pozzuoli, come Napoli, vanta uno straordinario passato, che indissolubilmente lega le origini della città all’Antica Roma, quando le sue coste vennero scelte come porto strategico per gli approdi delle imbarcazioni militari. Non solo guerra però: i romani sceglievano queste località anche per la bellezza di un paesaggio che all’epoca era incontaminato. Qui impiantavano le loro residenze estive, qui davano vita ad una vera e propria località di villeggiatura. Ovviamente Pozzuoli era anche un centro abitato, e per questo motivo non mancavano gli intrattenimenti come l’Anfiteatro. Oggi l’Anfiteatro Flavio è uno dei fiori all’occhiello di Pozzuoli, un’opera maestosa che ha resistito alle intemperie dei tempi fino ad oggi.

Anfiteatro Flavio esempio di grandezza

L’Anfiteatro Flavio è un grande esempio di architettura romana; una testimonianza molto interessante dell’epoca, che mostra anche le capacità ingegneristiche dei romani, necessarie per la realizzazione della struttura. Il Flavio è il terzo anfiteatro romano per ordine di grandezza. Prima di lui ci sono solo il Colosseo a Roma e l’Anfiteatro dell’antica Capua, oggi Santa Maria Capua Vetere. L’Anfiteatro Flavio infatti, poteva ospitare sino a 40.000 spettatori, un numero non indifferente, specie per l’epoca, in cui la densità abitativa non era così alta. Ciò testimonia l’importanza della città di Pozzuoli per i romani, che decisero di realizzare uno dei più grandi luoghi d’intrattenimento dell’impero, proprio qui, non lontano dalle barche.

La struttura

L’opera venne realizzata durante il governo di Nerone, il quale impose l’utilizzo di materiali quali il laterizio e opus reticularum. Gli architetti che realizzarono l’Anfiteatro Flavio, furono gli stessi che si occuparono del Colosseo. Nulla venne lasciato al caso, nemmeno l’ubicazione della struttura, costruita lungo via Domitiana e la via che conduceva verso Napoli, effettivamente una zona di passaggio. Nonostante l’importanza ricoperta dal sito, ci vollero molti anni per il termine dei lavori; durante questi anni si susseguirono gli imperi di Nerone, Vespasiano e Tito. In realtà l’Anfiteatro Flavio, sostituì l’Anfiteatro Minore, già presente sul posto, e questo ne rallentò i lavori di realizzazione. In linea di massima poi, si potè considerare finito nel 79 d.C.

Anfiteatro Minore

Come già detto, il sito ospitava un altro anfiteatro, piccolo e meno sontuoso. La decisione fu quella di sostituirlo perchè la struttura, giudicata troppo piccola, non era adatta a determinate esigenze, sia sceniche che di prestigio. Basti pensare infatti che gli anfiteatri erano luoghi in cui combattevano i gladiatori, spesso sfidando grossi animali; questo poteva essere possibile però, solo in uno spazio sufficientemente grande per lo spettacolo. L’Anfiteatro Flavio, fu progettato in tal senso.

Il progetto

L’Anfiteatro si presenta con dodici entrate secondarie e quattro primarie, che costituiscono l’accesso agli spalti. L’esterno è in reticolato di mattoni risalenti all’età flavia, mentre i sotterranei presentano dei pilastri di rinforzo, in mattoni, che testimoniano il fatto che la realizzazione dell’opera abbia attraversato epoche e tecniche differenti. Poi c’è l’arena, dove combattevano i gladiatori, mentre intorno ci sono gli spalti, organizzati in tre spazi sovrapposti, per sottolineare anche lo status sociale: nobili e figure di prestigio, più vicine allo spettacolo, mentre la popolazione doveva accontentarsi degli spalti più alti.

I sotterranei

Oggi, i sotterranei costituiscono una delle parti più suggestive da visitare del Parco Archeologico dell’Anfiteatro Flavio. Posti a 7 metri di profondità e realizzati lungo una semplice pianta basata su due corridoi rettilinei. Poi ci sono varie piccole gallerie che creano giochi di luce suggestivi per i turisti.

Informazioni utili

Per visitare l‘Anfiteatro Flavio bisogna raggiungere via Terracciano 75, Pozzuoli (NA); ci si può arrivare in auto o con i mezzi pubblici come la Cumana, scendendo alla fermata Pozzuoli-Porto, oppure in Metro, alla fermata Pozzuoli- Solfatara. In alternativa c’è anche il bus 152, fermata Pozzuoli Porto.

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