Basilica e chiostro di Santa Maria della Sanità: una perla nel cuore di Napoli

  • di Sara Cimmi
  • 3 anni fa
  • Napoli
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Sono tante le bellezze celate nel centro storico della città di Napoli: tra chiese, monumenti, fontane e chiostri c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Oggi tra le tante perle della città partenopea, vogliamo parlarvi della Basilica di Santa Maria della Sanità e del chiostro ad essa annesso.

La Basilica di Santa Maria della Sanità sorge all’interno dell’omonimo quartiere, sito nel cuore di Napoli. Un quartiere, tanto emblematico quanto affascinante: la Sanità. In passato scenario di vicende poco piacevoli, oggi vive un momento di grande cambiamento e rinascita.

La storia

Risalente al periodo che va tra il 1602 e il 1610 la Basilica, è una perla barocca edificata in Piazza Sanità, conosciuta dagli abitanti del quartiere come la Chiesa di San Vincenzo ‘O Munacone perchè al suo interno troviamo una famosa statua di San Vincenzo Ferreri. Secondo la tradizione, fu proprio questa statua, portata in processione nel 1836 che, salvò la città da un’epidemia di colera.

Splendido esempio del baroccco napoletano, la Basilica è considerata una delle migliori opere dell’architetto domenicano Fra’ Nuvolo.

Sempre opera dello stesso architetto, adiacente alla Basilica di Santa Maria della Sanità troviamo l’omonimo chiostro al quale si accede attraverso la sacrestia della chiesa. A pianta ovale, è considerato una delle più interessanti opere di architettura sacra realizzate tra il Cinquecento ed il Seicento.

La struttura della Basilica

La facciata esterna della Basilica è decorata con stucchi risalenti ai primi del Settecento ed è affiancata da un campanile molto alto che ha sul fronte un orologio in maiolica anch’esso realizzato nel Settecento. La sua cupola, ampia e prestigiosa è rivestita da maioliche verdi e gialle, opera del maestro Gaetano Massa ed è considerata una delle cupole più importanti di Napoli.

L’interno della chiesa ospita numerosi dipinti realizzati da Luca Giordano tra cui “L’estasi della Maddalena”, la tela raffigurante “La Vergine con i Santi Giacinto, Rosa e Sant’Agnese” e quella dedicata a San Vincenzo Ferreri, la più cara a tutti i devoti del quartiere e non.

La pianta circolare della chiesa costituita da una croce greca e presbiterio fu un espediente creato dall’architetto Nuvolo per dare un accesso diretto alla catacomba.

L’interno della chiesa inoltre comprende:

  • cinque navate
  • ventiquattro colonne
  • dodici cupolette.

Il pavimento, prevalentemente in cotto, presenta interessanti decorazioni in marmo, come all’ingresso, dov’è raffigurata una stella ad otto punte.

Alla destra della scalinata del presbiterio, si trova un organo positivo del XIX secolo.

La struttura del Chiostro

Adiacente alla Basilica, inizialmente il complesso era formato da due chiostri: quello maggiore e quello minore.

Quello esistente tutt’oggi è il secondo, quello a pianta ovale che presentava originariamente diverse arcate poggiate su vari pilastri, collegate a delle nicchie tramite archi trasversali. Nonostante il chiostro sia stato in parte distrutto per costruire il Ponte della Sanità voluto da Gioacchino Murat, dell’originario chiostro ellittico permangono le arcate e le sezioni di architravi che sovrastano i capitelli di piperno, sulla quale sono scolpiti angeli alati, e gli affreschi delle volte del portico.

Possiamo affermare con orgoglio che la Basilica di Santa Maria della Sanità e l’omonimo chiostro, rappresentano una testimonianza molto importante del barocco a Napoli, impiantato in un quartiere come la Sanità, tanto complesso quanto ammaliante.

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