Stando alle ultime rivelazioni dell’Abi, basato su un rapporto mensile sulle erogazioni di mutui da parte di 88 diverse banche, si è registrato un aumento pari al +20% rispetto allo stesso periodo del 2013, per un tasso medio sui nuovi mutui del 3,39%, tornato ai livelli di luglio 2011. Grande protagonista della ripresa del mercato dei mutui è stato il calo dei prezzi degli immobili, che ha favorito gli acquisti da parte delle famiglie.
Ad avvalorare tali dichiarazioni positive, l’Ufficio Studi Abi, ha sintetizzato i fattori che influenzano in genere, la possibilità delle famiglie di richiedere un mutuo, descrivendo: stando ai valori registrati negli ultimi cinque anni, durante il 2013, si è avuto un miglioramento generale de dati, che sono tornati ai livelli pre-crisi economica, grazie anche, come già accennato in precedenza, al calo dei prezzi immobiliari; attualmente, la percentuale di famiglie che possono permettersi di coprire il 30% del costo annuale di un mutuo per l’acquisto di una casa, supera il 50% , a testimonianza del netto miglioramento della situazione economica, anche se pur ancora molto lontana dai valori del 2004; anno di piena fioritura.
Nonostante le buone notizie però, non diminuiscono le sofferenze bancarie, che a marzo erano pari a 164,6 miliardi di euro, 2,6 miliardi in più rispetto a febbraio, quando si erano toccati livelli che non si vedevano dalla fine del 1998; nell’ultimo anno le sofferenze lorde sono aumentate di ben 33,6 miliardi (+25,7%).
