Legge sugli affitti brevi: cosa prevede e i rischi

Legge sugli affitti brevi cosa prevede e i rischi

La recente proposta di decreto legge sugli affitti brevi in Italia ha sollevato una serie di questioni riguardo al suo impatto potenziale sul settore turistico e immobiliare. In questo articolo, esamineremo cosa prevede la legge e i rischi connessi a essa.

Cosa prevede il Decreto Legge

Il decreto legge proposto riguarda principalmente la permanenza minima in una struttura di affitto breve, comunemente nota come “minimum stay”. Secondo il presidente di Aigab, Marco Celani, questa restrizione potrebbe avere impatti significativi sull’industria.

In particolare, il decreto prevede una permanenza minima di due notti, il che potrebbe comportare una perdita di circa 300 milioni di euro di prenotazioni, soprattutto nelle grandi città italiane come Milano, Roma, Bologna, Torino e Firenze. Questo avrebbe un effetto a catena sull’indotto economico, con una perdita stimata di circa 1,17 miliardi di euro, di cui 500 milioni sono legati ai trasporti e il resto alla ristorazione, allo shopping e alle attività culturali. La perdita totale di Pil derivante solo da questa restrizione è stimata intorno a 1,5 miliardi di euro.

Un altro aspetto importante riguarda la tassazione. La legge potrebbe rendere imprenditori coloro che possiedono più di due case e che le affittano per brevi periodi. Questo potrebbe avere un impatto significativo sui proprietari di seconde case che stanno investendo per ristrutturarle e metterle sul mercato degli affitti brevi. La spesa media per immobile è di circa 15.000 euro, e si stima che circa 56.000 case siano in fase di allestimento, con un impatto sull’indotto del Pil di 840 milioni di euro. Tuttavia, il decreto legge potrebbe scoraggiare una parte di questi investimenti, aumentando il rischio che molte seconde case vengano messe in vendita. Questo potrebbe portare a una diminuzione dei prezzi delle case e, paradossalmente, all’acquisto da parte di stranieri che le immetterebbero sul mercato degli affitti brevi senza passare per intermediari italiani.

Rischi e Previsioni

Gli operatori del settore esprimono preoccupazioni anche riguardo al processo di approvazione del decreto legge. Preferirebbero un disegno di legge ordinario anziché un decreto legge, in modo da avere maggior tempo per adeguarsi alle nuove norme. L’eventuale immediata entrata in vigore del decreto legge potrebbe causare problemi a imprenditori, proprietari e viaggiatori. Decine di migliaia di prenotazioni da una notte verrebbero annullate, oltre a più di 600.000 immobili online che diventerebbero improvvisamente illegali per mancanza di requisiti come estintori e rilevatori di monossido di carbonio.

In conclusione, la proposta di decreto legge sugli affitti brevi in Italia solleva molte questioni e rischi potenziali per il settore turistico e immobiliare. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se verranno apportate modifiche al decreto prima della sua possibile approvazione. Restate aggiornati per ulteriori sviluppi su questo argomento che potrebbe influenzare significativamente il settore degli affitti brevi in Italia.

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