La Tari per la seconda casa non si paga?

Quando si parla di seconda casa, la questione tasse è sempre importante da sviscerare, per evitare di pagare più del dovuto, rientrando nella casistica giusta.

Se per le bollette Enel le notizie non sono mai state buone, tra sovrattasse varie e/o percentuali, per la TARI, invece, c’è qualcosa in più da sapere, questa volta in positivo.

TARI: cos’è

TARI è l’acronimo di TAssa sui Rifiuti ed è, appunto, la sigla con cui si identifica il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Debitori ne sono proprietari di casa residenti, inquilini residenti in immobili affittati da terzi (a patto che il contratto preveda una permanenza superiore a 6 mesi) e chi garantisce servizi nelle aree commerciali e nei locali in multiproprietà.

Sono esonerate, invece, aree condominiali comuni (non utilizzate in via esclusiva), aree scoperte accessorie, cantine, terrazze e balconate.

La TARI, per legge, può essere pagata in un’unica soluzione oppure a rate e l’importo dovuto si calcola in base a determinati, specifici fattori:

superficie calpestabile;

destinazione d’uso dell’immobile;

tipologia dell’immobile;

– numero di componenti del nucleo familiare residente;

Comune di riferimento.

E per la seconda casa?

La buona notizia è che, se si ricade in alcune casistiche fortunate, la TARI sulla seconda casa non viene applicata, anche solo in determinati periodi dell’anno (eventualità molto importante per le case vacanza, utilizzate per alcuni mesi e completamente abbandonate in altri).

Ma quali sono questi requisiti?

  1. La casa deve risultare priva di arredi e di forniture (acqua, gas e luce) per il periodo di competenza della tassa sui rifiuti. Bisogna, quindi, sospendere le utenze e presentare la documentazione relativa al Comune di appartenenza che, ovviamente, potrà anche effettuare un’ispezione di verifica.
  2. Inoltre, in una sentenza del 2017, la Commissione Tributaria di Massa Carrara ha stabilito che la tassa è del tutto illegittima per immobili utilizzati esclusivamente durante le vacanze. Questo significa che, dimostrando attraverso il dettaglio dei consumi che si abita quell’immobile solo in alcuni periodi, si ha diritto ad uno sconto importante sulla bolletta.

Insomma, a parte la noia di qualche passo burocratico, è davvero possibile risparmiare cifre importanti sulla TARI relativa alla seconda casa!

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