Via Kagoshima a Napoli: perché si chiama così?

C’è un’arteria, a Napoli, che si snoda tra palazzi, negozi e piccoli scorci di vista sul mare: è via Kagoshima, la strada che unisce due zone del quartiere Vomero, arrivando nel cuore di via Aniello Falcone.

Ma da dove viene questo nome così particolare?

Storia di un gemellaggio

Non tutti sanno che, dal 3 Maggio 1960, perdura un sodalizio tra la città partenopea ed una sua “gemella” giapponese – appunto, Kagoshima.

Si tratta del capoluogo dell’omonima prefettura (in Giappone, oltre alle regioni esistono anche altri tipi di suddivisioni per il territorio), con una geografia a prevalenza collinare ed un’altezza sul livello del mare che arriva anche a 300 metri. Il clima è mite ed il terreno è quasi interamente di provenienza vulcanica, dato che il panorama cittadino è dominato da un vulcano attivo, il  Sakurajima, sito a 4 Km dalla baia di Kinko. Le sue eruzioni, nel corso della storia, sono state numerose e l’ultima, datata 1914, ha congiunto in maniera permanente una penisola ed un’isola che si trovavano nel suo strettissimo circondario.

Una storia ed una immagine visuale, insomma, che quasi si fa fatica a distinguere da quelle di Napoli: due città così lontane, appartenenti a culture così diverse eppure accomunate da tantissimi elementi. Anche a Kagoshima, infatti, quel vulcano è divenuto simbolo del territorio proprio come accade nel capoluogo campano con il Vesuvio ed è per questo che la città è stata definita “la Napoli del Giappone“, consolidando una tradizione di scambi culturali e amicizia tra gli abitanti dei due “mondi”.

Ogni anno, il gemellaggio è rimasto vivo grazie ad un finanziamento destinato dall’amministrazione comunale a 10 persone per garantire, annualmente, un viaggio verso Napoli; inoltre, nel 2015, il sindaco De Magistris ha anche ricevuto il suo corrispettivo per un incontro amichevole.

Gli omaggi

A Napoli non esiste soltanto questa strada collinare che si inerpica per 300 metri all’interno del Vomero, ma anche un’area del Centro Direzionale dedicata alla gemella giapponese, chiamata, appunto, “Largo Kagoshima“.

Nella città asiatica, invece, l’amministrazione ha dedicato a Napoli dei tram ed un viale, Napori dōri, ampio tre corsie e circondato da alberi.

Una bella amicizia lunga, oramai, quasi 60 anni!

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