Cos’è il permesso di costruire e come si richiede

Il permesso di costruire: un titolo abilitativo tra i più frequenti nell’edilizia, che funge da supporto, tanto per il tecnico, ossia il professionista del settore, quanto per il privato cittadino. Il permesso di costruire consta di una serie di elementi e consente una certa tipologia di interventi. Nell’articolo si spiega il permesso di costruire, le sue dinamiche, i requisiti per ottenerlo e le possibilità che fornisce alle parti.

Il permesso di costruire nel dettaglio

Nello specifico, per permesso di costruire si intende un atto amministrativo che, di fatto, autorizza degli interventi inerenti opere di trasformazione urbanistica ed edilizia. Tale autorizzazione è del tutto prevista dall’ordinamento giuridico italiano ed è disciplinata ai sensi dell’ articolo 10, lettera C del D.P.R. 380/2001. Tra gli interventi per cui si necessita di un permesso a costruire troviamo:

  • Interventi di nuova costruzione: realizzazione ex novo
  • Interventi di ristrutturazione urbanistica
  • Interventi di ristrutturazione di edilizia pesante
  • Interventi in deroga agli strumenti urbanistici per edifici o impianti pubblici
  • Ristrutturazioni edilizie in aree dismesse

Come si ottiene il permesso di costruire

Una volta appurato il significato di permesso di costruire, bisogna individuare le modalità necessarie per ottenerlo. L’ente autorizzato al rilascio dell’autorizzazione è il comune di riferimento. Va sottolineato che il funzionario incaricato di tale lavoro dovrà attuare tutta la procedura sulla base dei riferimenti normativi. La procedura si apre chiaramente con la richiesta, che viene di solito effettuata tramite istanza specifica. L’istanza può essere presentata di persona allo sportello comunale competente o anche tramite PEC. Il richiedente dovrà allegare alla richiesta l’attestazione relativa al titolo di legittimazione; gli elaborati progettuali; i documenti ulteriori previsti dallo specifico progetto; la dichiarazione di conformità elaborata dal progettista. Il rilascio del permesso spetterà al dirigente o al responsabile dello Sportello Unico per l’edilizia.

I requisiti per ottenere il permesso

Per ottenere il permesso di costruire è necessario che la richiesta effettuata al comune abbia dei requisiti fondamentali. Per prima cosa è necessario verificare l’esistenza delle opere di urbanizzazione primaria. Poi si prosegue con l’attuazione, da parte del comune, della previsione dell’attuazione dei lavori nei successivi tre anni. Infine è necessario verificare l’impegno degli interessati a procedere all’attuazione in contemporanea alla realizzazione dell’intervento che è oggetto del permesso.

Le tempistiche

Il comune ha bisogno di un pò di tempo per effettuare le verifiche del caso e procedere con il rilascio del permesso di costruire. Ad ogni modo, l’ufficio competente ha di norma il tempo necessario per il rilascio del permesso. Questo, chiaramente, fatto salvo il caso di eventuali eccezioni dovute a normative regionali che possono prevedere tempi più brevi o più lunghi; ma sta di fatto che sul piano generale, la tempistica resta quella. Lo sportello ha dieci giorni per comunicare al richiedente il nominativo del responsabile del procedimento; costui si impegnerà a garantire entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, una proposta di provvedimento, la quale dovrà essere ampiamente dettagliata con una relazione in merito sull’intervento. Il procedimento termina quando, entro 30 giorni dalla proposta del responsabile di procedimento, il dirigente dell’ufficio adotta il provvedimento finale.

Casi di silenzio-assenso

In alcuni casi vi è il silenzio – assenso; si tratta di casi in cui, sempre in merito ai riferimenti legislativi del D.P.R. 380/2001 si verificano alcuni elementi che consentono tale fattispecie. Si parla di silenzio – assenso in caso di vincoli relativi all’assetto idrogeologico, oppure in caso di vincoli ambientali, paesaggistici, o culturali. Quando tutti questi aspetti non sono presenti, in generale, il permesso di costruire potrebbe essere rilasciato con una certa facilità. Infine i lavori devono partire entro un anno dal rilascio del permesso e devono concludersi non oltre i 3 anni dopo l’ottenimento dell’autorizzazione. C’è anche la possibilità di chiedere una proroga, ma solo se i ritardi sono stati dovuti a fattori esterni alla volontà del titolare del permesso o se le esigenze connesse alla mole di lavoro si siano rivelate più ostiche del previsto.

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