Cos’è il catasto tavolare e dove si applica

Il sistema del catasto tavolare, detto anche sistema del libro fondiario è una tipologia di ordinamento catastale, che si differenzia dal catasto ordinario per la modalità di conservazione, ma anche per la considerazione specifica che si ottiene a livello giuridico. Le risultatanze del catasto tavolare infatti, hanno efficacia costitutiva e probatoria, utile per i trasferimenti di proprietà immobiliare. Di seguito si specifica come ha origine il catasto tavolare e dove si applica.

Alle origini del catasto tavolare

Tale sistema di ordinamento catastale, ha origine durante la seconda metà dell’800, nell’Impero Austroungarico. Oggi il catasto tavolare è ancora in vigore in quei paesi che un tempo erano parte dell’Impero e in alcune località comunque influenzate da quel periodo. É il caso di Gorizia, Trieste, Trento, Bolzano, alcuni comuni della provincia di Udine ed alcuni comuni del vicentino, del bresciano e del bellunese (per esempio, Cortina d’Ampezzo). In tutto il resto dei comuni italiani invece, vige il sistema del catasto ordinario, il quale trae origine dalla legge francese del 1855. Questa indicazione geografica può sembrare una semplice curiosità da soddisfare, ma in realtà è molto importante. In funzione di una eventuale richiesta di visure catastali o di visure ipotecarie, è bene sapere se, nel comune in cui si effettua questa visura, sia vigente il sistema del catasto tavolare o del catasto ordinario.

Cosa si intende per sistema di catasto tavolare

Il sistema del catasto tavolare è uno dei due sistemi di pubblicità immobiliare vigenti in Italia. Il sistema tavolare consiste in varie norme di diritto speciale che trovano applicazione nei territori già menzionati. Queste norme prevalgono, solitamente, sulla legge civile comune in caso di incompatibilità. Alla base del sistema tavolare non ci sono i soggetti creditori, ma l’immobile oggetto dei diritti. Sostanzialmente quindi, le differenze rispetto al catasto ordinario sono molte e significative, a partire ad esempio dalla riconducibilità del proprietario di un determinato immobile, al quale, nel caso del catasto tavolare, non è così semplice risalire.

Come si applica

Il sistema tavolare ha una struttura a base reale. Questo implica che ogni bene immobile ha la sua cosiddetta partita tavolare, a cui sono associati gli elementi identificati, le dimensioni, le caratteristiche, i proprietari e le formalità che orbitano sull’immobile oggetto del diritto. Da questa procedura si evince il numero di particella, che diventa molto utile nel caso in cui si voglia scoprire ogni vicissitudine che ha interessato l’immobile: proprietari presenti e passati, lavori, compravendite, ipoteche, servitù ecc. Il numero di particella rende più facile la possibilità di risalire, mediante il sistema del catasto tavolare, alle iscrizioni che riguardano la proprietà. La differenza sta appunto in questo: nel sistema tavolare non è possibile ricercare un immobile avendo come base di partenza l’identità del proprietario, procedura che invece caratterizza il catasto ordinario.

La struttura del catasto tavolare

Il sistema del catasto tavolare è articolato in tre parti, dette fogli:

  1. Foglio A o “foglio di consistenza”: questo primo documento si divide a sua volta in:
  • Foglio A1: in questo foglio vengono riportate l’intestazione della partita tavolare e l’indicazione del numero, della sezione, del comune catastale e del distretto, oltre che la particella che costituisce il corpo tavolare.
  • Foglio A2: Qui invece si trova la cronologia delle iscrizioni e delle modificazioni eseguite nel foglio A1. Nel foglio A2 sono poi menzionati i diritti reali attivi a vantaggio delle particelle iscritte nel prim foglio.

2. Foglio B: Il cosiddetto “foglio di proprietà”. In esso sono contenuti i diritti di proprietà contenuti sul corpo tavolare e talvolta le eventuali limitazioni a cui è sottoposto il proprietario quando esercita i diritti.

3. Foglio C: Il “foglio degli aggravi”, dove sono riportate le servitù passive di usufrutto, uso, abitazione e le varie ipoteche che gravano sul corpo tavolare.

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